Nuovi contagi al Tribunale di Milano

Il Tribunale di Milano ha fatto registrare nuovi contagi per coronavirus.
Dopo i due pm, una funzionaria e un agente di polizia, è ora la volta di un giudice.
Questo nonostante le misure precauzionali, prima tra tutte la sanificazione degli ambienti di lavoro sia osservata con scrupolo.
Cresce la preoccupazione tra i dipendenti, che hanno un’età media di 55 anni, sia per il contagio sia per la mancanza – lamentano i più – di comunicazione interna.
Sono ancora ben ben impressi nella memoria i casi di due dipendenti, Mario Soru di 55 anni e Anna Bergamaschi di 63 che per il covid hanno perso la vita.
Tanto che alcuni dipendenti hanno demandato a un legale di preparare un esposto alla Procura di Brescia sulle lacune del sistema informativo.

Per il momento si esclude una chiusura generalizzata degli uffici che significherebbe la paralisi del sistema mentre i capi degli uffici giudiziari stanno valutando la possibilità di sospendere in autonomia i processi. 
Nei giorni scorsi, inoltre, aveva chiuso una cancelleria civile.
Non è chiaro, poi, chi avrebbe l’autorità di decidere in merito perché se è vero che la Procura è competente in tema di sicurezza, il covid ha anche un evidente risvolto sanitario.

I rappresentanti sindacali non hanno mancato di far sentire la loro voce.
“Siamo molto arrabbiati – ha detto Lino Gallo, rappresentante della sigla FLP – perché non ci viene data immediata informazione a tutela della salute dei colleghi […]”.

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