Taglio dei parlamentari: anche Attilio Fontana si schiera per il “No”

Il referendum sul taglio dei parlamentari che sarà oggetto di voto il 20 e 21 settembre prossimi continua a far registrare dei distinguo, rispetto alle prese di posizione ufficiali, all’interno degli schieramenti politici.

Per quanto riguarda la Lega l’ultima voce a esprimersi per il “no” è stata quella del governatore Attilio Fontana che ha motivato così la sua scelta: “Penso proprio di votare no. Dico che la nostra Costituzione è importante perché è equilibrata, ha una serie di pesi e contrappesi che fanno in modo che tutto stia in piedi”

“Io sono preoccupato quando si fanno delle modifiche costituzionali con degli strappi – ha sottolineato Fontana in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico all’I.I.S. Lagrange di Milano – perché si rischia poi di creare un vulnus in un’altra parte della costituzione”.
L’obiezione di Fontana è, inoltre, legata al fatto che non si possa agire sulla Costituzione senza farlo anche sulla legge elettorale e su tutti i regolamenti e i meccanismi che permettono al Paese di funzionare.

Si diceva dell’ultima dichiarazione individuale perché, di fatto, il leader del partito Matteo Salvini ha imposto lo stop a ulteriori prese di posizione. La linea del partito rimane, dunque, quella del “si” al quesito referendario.

In precedenza si erano levate altre voci contrarie al “si” da parte del vicesegretario Giancarlo Giorgetti, dell’economista Claudio Borghi, dell’ex ministro Gian Marco Centinaio e dell’ex sottosegretario Armando Siri, di Guglielmo Picchi nonché del segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi e di Massimiliano Capitanio.

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