Scienza e ricerca per salvare i coralli

È stato siglato un accordo tra l’Università Bicocca e l’acquario di Genova per la tutela della barriera corallina.

La giornata di oggi, 22 luglio, ha registrato due importanti avvenimenti per la salvaguardia dei coralli.
Il primo è stato la firma di un accordo di partnership scientifica tra l’Acquario di Genova e l’Università di Milano-Bicocca.
Sono intervenuti il presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment, Giuseppe Costa e la rettrice dell’ateneo milanese Giovanna Iannantuoni. L’accordo avrà una durata di quattro anni.

Il secondo è stato l’inaugurazione a Genova della sede italiana di MaRHE Center, il Centro Ricerca e Alta Formazione che Milano-Bicocca coordina già alle Maldive.
La partnership permetterà di migliorare la ricerca e la formazione dei rispettivi staff scientifici e di mettere a punto nuove tecniche di “coral restoration” ovvero la cura e il reinserimento dei coralli all’interno della barriera che circonda le Maldive.
Altre attività previste riguarderanno il monitoraggio dello stato di salute della barriera e la riproduzione in ambiente controllato.
Quest’ultimo aspetto, in particolare, fa già parte del know-how sviluppato dall’Acquario.
Basti pensare che i coralli dello spazio MaRHE, 45 mq suddivisi in due vasche, sono di ben 60 varietà, tutte riprodotte grazie alle conoscenze e agli esperimenti condotti negli ultimi anni.
Questa struttura si trova fuori dai normali percorsi di visita ma si potrà visitare all’interno di alcuni speciali percorsi guidati.
La nuova sinergia permetterà, inoltre, di migliorare lo studio degli effetti delle micro e nanoplastiche e di mettere a punto nuovi test diagnostici per valutare lo stato di salute dei coralli.
Oltre alla loro riproduzione ci sarà spazio anche per quella dei pesci tropicali che la popolano.
Le missioni scientifiche congiunte, infine, permetteranno di replicare dal vivo le tecniche sperimentate in laboratorio.
La collaborazione tra Costa Edutainment e l’Università Bicocca non è una novità assoluta.
Negli ultimi due anni c’erano già stati progetti di divulgazione, ricerca e formazione legati alle meduse.

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