Legnano: Fratus ritira le dimissioni, le opposizioni insorgono

Il sindaco leghista di Legnano, Gianbattista Fratus, ha ritirato le dimissioni dalla carica di primo cittadino, presentate subito dopo l’arresto (attualmente è ai domiciliari) per corruzione e turbativa d’asta.

“È la miglior decisione – lo difende Paolo Grimoldi, che della Lega è segretario nazionale – Abbiamo piena fiducia nella giustizia e siamo certi che verrà fatta totale chiarezza sulla posizione di Fratus, e che non resteranno ombre su di lui, ma l’amministrazione di un Comune importante come Legnano non può attendere i tempi lunghi della nostra giustizia”.

Dall’altra parte, però, le opposizioni insorgono. “Il leghista Fratus, dopo aver ‘truffato’ le istituzioni giudiziarie, ritira le dimissioni temporanee e, pur agli arresti domiciliari, torna in carica come sindaco – scrive Silvia Roggiani, segretario provinciale del Pd milanese -. Per evitare che il ricorso al Tar venisse accolto ha presentato delle dimissioni fittizie che oggi ha prontamente ritirato: un comportamento indegno e inqualificabile. L’ennesimo tentativo di rimanere a galla: la scelta di restare incollato alla poltrona, usando ogni espediente possibile, lo qualifica per ciò che è. Un politico pavido e incapace di ammettere il suo fallimento istituzionale, per non deludere il suo capo. Non i cittadini di Legnano, ma Matteo Salvini”.

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