Fontana dai pm: “Tutto chiarito”. E rivendica la scelta di Marsico

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è stato ascoltato ieri dai pubblici ministeri di Milano che si stanno occupando dell’indagine per corruzione esplosa nei giorni scorsi con 43 arresti tra imprenditori e politici. “Ho chiarito tutto, sono più che sereno e ho chiarito quella che era la mia posizione”, ha dichiarato il governatore, che secondo quanto trapelato avrebbe rivendicato davanti agli inquirenti la nomina dell’ex socio di studio, Luca Marsico. I pm hanno infatti iscritto Fontana nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. “Si parla del nulla”, ha detto al termine del colloquio il legale del presidente regionale, Luca Marsico.

Secondo quanto spiegato da Fontana la nomina, decisa con un decreto il 31 ottobre scorso, sarebbe stata la meno costosa (11.500 euro l’anno) e quella più vicina alle sue esperienze passate. Secondo i pm, però, quell’incarico sarebbe potuto essere affidato a profili migliori, dato che all’avviso pubblico hanno partecipato una sessantina di persone.

Riguardo alla presunta corruzione da parte di Nino Caianiello, lo stesso Fontana ha dichiarato di non averla percepita come tale, ma come una semplice proposta, motivo per cui non la denunciò.

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