Rissa per un parcheggio sfociata in aggressione

Giovedì alle 13.30 davanti al civico 35 di via Bronzetti si è consumata una violenza di strada davvero feroce.

Una banale lite per un parcheggio si è trasformata in un’aggressione e si è conclusa con un arresto. Due uomini, un italiano di quarantacinque anni pregiudicato e disoccupato e un egiziano di cinquantasei, regolare e senza precedenti, hanno iniziato a discutere per un posto auto che entrambi avevano visto. Dalle parole, però, sono passati ai fatti, tanto che l’italiano sarebbe uscito dalla sua macchina impugnando un coltello e un paio di forbici.

In soccorso dell’egiziano è intervenuto un suo connazionale che si trovava a passare di lì per caso, ma i due sono stati costretti a rifugiarsi all’interno del palazzo al civico 35 per sfuggire alla furia dell’automobilista. A quel punto l’aggressore e il figlio, arrivato in soccorso del padre, hanno continuato a dare la caccia agli egiziani colpendo la facciata del condominio con due bastoni chiodati. I carabinieri appena giunti sul posto hanno ammanettato con difficoltà l’uomo, il quale, indotto nell’auto del Radiomobile, ha continuato a dare spettacolo colpendo con calci e testate diverse parti della macchina. Per lui sono quindi scattate le manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, in attesa che i due egiziani formalizzino la denuncia.

Gli stessi carabinieri hanno sequestrato le forbici e i bastoni usati da padre e figlio, che erano stati gettati sotto un’auto in sosta. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine. Si chiama Davide Capecchi e a fine 2014 il suo nome è comparso tra i quasi 60 arrestati nell’inchiesta “Rinnovamento”, una delle più importanti indagini sulla ‘ndrangheta in Lombardia negli ultimi anni.

 

 

 

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