Giorni 104 nella scuola: cosa cambia nel 2024

Novità per il 2024 relativamente ai giorni con Legge 104 nella scuola quindi alla disponibilità e all’uso di questi per familiari.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del CCNL nel mondo della scuola, i permessi previsti connessi alla Legge 104 sono retribuiti e non hanno alcun impatto sui giorni di ferie. Si tratta di 3 giorni mensili che vengono erogati alla persona indicata come caregiver del disabile e possono essere utilizzati per prendersi cura dello stesso.

Giorni 104 scuola
Giorni scuola 104, come gestirli (milano.cityrumors.it)

Tuttavia l’ARAN, ovvero l’Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha fornito chiarimenti determinanti sui permessi scolastici e quindi sull’uso che di questi si può fare in ambito scolastico, laddove ci sia un parente che abbia una disabilità grave.

Giorni Legge 104: cambiamenti per il 2024 nella scuola

Per quanto riguarda i permessi relativi all’orario di lavoro, è possibile suddividerli in un massimo di 2 ore al giorno, su un monte ore giornaliero di 6 ore, oppure 1 ora al giorno per chi invece svolge meno di 6 ore di lavoro. Si invita a far cadere le richieste in giornate differenti per non compromettere il lavoro di tutti, chiaramente in questa situazione l’ultima parola resta sempre al dirigente scolastico. Non è possibile combinare permessi orari con permessi di giorni quindi o si usufruisce di uno o dell’altro, si tratta di 2 ore di permesso al giorno o 3 giorni interi di permessi al mese.

scuola cambia 2024
Novità per la Legge 104 (milano.cityrumors.it)

Chi vuole può distribuire le 18 ore di permesso anche sotto forma di frazioni quindi all’interno delle giornate lavorative, pertanto invece di usufruire dei tre giorni di congedo, potrà sfruttarli sotto forma oraria, laddove più congeniale alla persona di cui si deve prendere cura. Ad esempio se il soggetto deve fare una terapia a un dato orario e quindi non è utile prendere tutta la giornata ma solo quelle ore, potrebbe risultare più conveniente perché due ore al giorno, tra giorni e ore già previste, si tramuta in 10 giorni in cui è possibile seguire per due ore al giorno la persona, venti se si sfrutta solo un’ora al giorno. Questo è a titolo di esempio.

Può capitare, come indicato dall’ARAN, che le scuole possano rifiutare di erogare le ore di permesso dei giorni frazionate. Tuttavia questo non è possibile, bisogna rispondere sempre al contratto nazionale, al contratto della scuola e alla negazione di benefici che sono un diritto. Resta però sempre valido il concetto secondo cui bisogna strutturare i permessi secondo il proprio operato, considerando il ruolo di caregiver ma anche quello di operatori e lavoratori del settore e quindi in relazione al compito da svolgere e ai propri impegni.

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