12enne minacciato col coltello da baby gang per rubargli il cellulare. Poi glielo lasciano: non gli piace

Nel comune di Presezzo un ragazzo di 12 anni ha subito un’aggressione da parte della baby gang. Ecco com’è andata a finire.

Il comune conta poco meno di 5mila abitanti ma, da qualche settimana  a questa parte, le famiglie hanno molta paura, soprattutto per i loro figli. Non è la prima volta, infatti, che un bambino o un ragazzino viene scelto come vittima di una baby gang, con l’obiettivo di portargli via il cellulare o i pochi soldi che ha con sé.

Minacciato con il coltello da una baby gang
Minacciato con il coltello da una baby gang: volevano il suo cellulare, ma non gli piaceva (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Sono mesi, infatti, che una baby gang composta sempre dalle stesse persone aggredisce i coetanei per rubare loro ciò che hanno, soprattutto smartphone. L’ultima vittima un 12enne che, minacciato con il coltello, si è visto poi restituire il cellulare poiché alla baby gang non piaceva il modello: ecco le ultime sulle indagini.

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I sospetti delle forze dell’ordine

Stava tornando a casa da scuola quando, dopo essere stato avvicinato da una baby gang, è stato minacciato con il coltello affinché gli desse il suo smartphone. Il ragazzino, quindi, gliel’ha subito consegnato ma dopo pochi secondi se l’è visto tornare indietro poiché il modello e le sue caratteristiche non rispettava i loro gusti. Una volta arrivato a casa, l’ha raccontato ai genitori e insieme si sono recati dalle Forze dell’Ordine per denunciare il tutto.

Minacciato con il coltello da una baby gang
Minacciato con il coltello da una baby gang: volevano il suo cellulare, ma non gli piaceva (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Secondo chi indaga, dietro agli attacchi di queste ultime settimane ci sono sempre le stesse persone e a confermare questa ipotesi è anche il primo cittadino Paolo Alessio.

I precedenti

Solo due settimane fa, i Carabinieri sono dovuti intervenire per placare una lite scoppiata tra due compagnie di giovani. Dalle parole sono in breve tempo passati alle mani e, interrogati dalle autorità, i ragazzi coinvolti si sono rivelati essere volti più o meno noti sia ai Carabinieri che alla Polizia locale.

Ancora prima, il 18 febbraio un ragazzo che stava giocando con gli amici in un parco di Presezzo aveva subito il furto del proprio smartphone, così come molti altri sempre negli stessi giorni e nel medesimo paese. I genitori di figli adolescenti, quindi, sono preoccupati: “Il timore è che possano venire aggrediti da questi coetanei violenti“, ha detto una mamma.

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