L’ennesima tragedia sul lavoro si è abbattuta questa mattina, martedì 23 aprile, a Laglio, nella zona del lago di Como. A perdere la vita è un operaio 39enne schiacciato da un escavatore
E’ morto all’età di 39 anni, questa mattina, martedì 23 aprile 2024 intorno alle 10:00, quando il mezzo che stava guidando si è ribaltato schiacciandolo. Un’altra tragedia si registra sul luogo di lavoro e un altro decesso si aggiunge alla lista, ormai lunghissima, degli operai morti.
L’incidente è avvenuto a Laglio, sul lago di Como. La vittima era alla guida di un escavatore quando dirante alcune operazioni di sbancamento nella frazione di Torriggia, zona collinare del paese, si è capovolto improvvisamente incastrando l’operaio sotto le pesanti rotaie del mezzo.
Schiacciato da escavatore
L’uomo di 39 anni, al momento non ancora identificato, è rimasto schiacciato dal piccolo escavatore lungo una stradina molto stretta. Incastrato sotto le ruote del mezzo, l’operaio non è riuscito a uscirne vivo, è morto sul colpo.
Sul luogo del fatto, in via Chiese, sono giunti i sanitari dell’Ats Insubria e i vigili del fuoco ma all’arrivo non c’è stato nulla da fare, il 39enne era già deceduto. Al momento sono in corso i rilievi dei carabinieri di Como che avranno il compito di accertare l’esatta dinamica nonché le cause di quanto accaduto questa mattina a Laglio.
Impennata delle denunce sul lavoro
Secondo i dati Inail presentati questo mese di aprile agli “Open data Inail”, le denunce di infortunio sul posto di lavoro con esito mortale nei primi due mesi del 2024 sono state 119. Numeri che segnano un incremento di decessi di 19 in più rispetto allo scorso anno (2023). Viene, quindi, sottolineata anche la crescita rispetto agli anni pre e post pandemia degli infortuni sul lavoro e delle morti.
I dati a livello nazionale presentati sono ovviamente ancora provvisori ma le querele presentate in tutta Italia dai lavoratori all’Istituto di previdenza, nel primo bimestre 2024, ammontano a 92.711, in aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Secondo i dati in possesso, si riscontra un aumento degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro (+6,7%) e di quelli in itinere, nel tragitto casa/lavoro (+10,6%). L’incremento dei dati riguarda sia l’Industria e i servizi (da 87 a 105 denunce) che l’Agricoltura e il Conto Stato. A livello territoriale, l’aumento delle denunce sono evidenziate maggiormente nel:
- Nord-Ovest (+10,2%);
- Centro (+7,5%);
- Nord-Est (+5,9%);
- Isole (+4,8%);
- Sud (+4,2%).
Le province italiane con maggiori infortuni registrati in percentuale sono:
- Provincia autonoma di Trento (+19,3%)
- Lombardia (+11,6%)
- Umbria (+11,1%)
- Piemonte (+10,4%)
Mentre l’Inail sottolinea che gli unici cali registrati riguardano solo le regioni dell’Abruzzo e della Basilicata (tra il 2,2% e il -1,2%). L’aumento delle denunce sul lavoro riguarda sia il genere maschile (+7,7%) che il comparto femminile (+6,4%) e ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,6%) che quelli non comunitari (+12,4%). Infine, gli incrementi sono generalizzati in tutte le fasce d’età, in particolare fino a 24 anni (+28,5%). Mentre, una diminuzione si registra nella fascia d’età compresa tra i 45 ed i 49 anni.
