Cannavacciuolo approda a Malpensa: lo street food da “prendere al volo”

Antonino Cannavacciuolo arriva a Malpensa. Il noto Chef porta lo street food in aeroporto: le specialità “tra arrivi e partenze”.

Dalle cucine alle carte d’imbarco. Il passo è breve ma necessario. Antonino Cannavacciuolo si rende conto che la vita sta cambiano: ritmi diversi e altrettante esigenze, può modificarsi ogni cosa e cambiare ogni aspetto, ma la passione per il cibo non tramonta mai. Le persone possono condurre una vita più frenetica, ma devono comunque continuare a nutrirsi.

Antonino Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo apre uno street food a Malpensa (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Andare di fretta non significa dover rinunciare al gusto. Importante – anzi, fondamentale – per la salute e per il palato il concetto di corretta alimentazione. Se è davvero impossibile mangiare a degli orari prestabiliti, occorre almeno puntare sulla qualità. Anche un pasto frugale deve essere fatto bene.

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Quindi i luoghi dove approfondire e ampliare il business della culinaria non sono semplicemente i ristoranti: Cannavacciuolo manda avanti magistralmente il suo Villa Crespi e non solo. Altrove, però, c’è bisogno di altro. Lo Chef, quindi, approdando a Milano, sceglie di partire da Malpensa.

Malpensa Cannavacciuolo
Lo Chef approda a Malpensa (ANSA-Sky-MilanoCityRumors.it)

Lo scopo è un viaggio, ma nel buon cibo. Apre, infatti, il suo street food nell’aeroporto: l’attività è già presente nell’outlet di Vicolungo e nel Borgo di Orta San Giulio. La provincia di Novara è la zona di riferimento dello Chef partenopeo, che lambisce il noto scalo aeroportuale.

Piatti pronti e specialità

Tutto pronto per quello che sarà “Antonino, il banco di Cannavacciuolo”. Impossibile da classificare nella categoria dei ristoranti: è un vero e proprio street food, a metà fra un chiosco e il servizio a portar via. Non è la prima attività culinaria a Malpensa: c’è anche il punto vendita di Daniele Oldani.

La concorrenza non manca, ma Cannavacciuolo non teme le sfide. Anzi lo stimolano. La sua – in questo particolare contesto – non sarà una cucina elaborata. Piuttosto lo Chef punterà su una sequela di piatti pronti, con ingredienti e scelte di prima qualità, che si alterneranno a pietanze sfiziose da portare via o consumare sul posto. Immancabile il suo celebre panettone, dolce di punta nella sua nuova attività che riparte dalla tradizione per guardare al futuro.

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