Il primo tartufo bianco da record di questo 2020

La stagione del tartufo è appena cominciata e già inizia a regalare i primi record.

È quello di un tartufo bianco – nome scientifico Tuber Magnum Pico – dal peso di 530 grammi e con un valore di mercato stimato in 3.500 euro, raccolto a Porretta, in provincia di Bologna dalla Appennino Food, l’unica società per azioni nel mondo del tartufo.
La scoperta è avvenuta sotto un albero di tiglio, in un terreno molto ricco di torba, da un cane del consorzio di nome Oliver.
Sulla località esatta del ritrovamento è stato mantenuto il massimo riserbo.

L’esemplare è stato poi posto all’interno di una vetrina costruita ad hoc ed esposto alla Rinascente fino a domenica 11 ottobre quando è entrato a far parte di un intero menù tutto a tema tartufo.
Lo stesso consorzio era entrato nel Guinness dei primati nel 2014 con un tartufo bianco del peso di 1,483 grammi.
La società emiliana, lo scorso anno, ha raggiunto un fatturato di 11 milioni di euro, ha 50 dipendenti e sta valutando l’ipotesi di quotarsi in Borsa.

Tra le sue specialità si contano anche il Tartufo Nero estivo, il Nero Uncinatum, il Nero Pregiato e il Bianchetto, considerato il fratello minore del tartufo bianco.

Il presidente del consorzio Luigi Dattilo ha commentato: “Da questa stagione ci aspettiamo grandi risultati, tartufi profumati e di grande qualità.
Speriamo che questo pezzo da 530 grammi sia di buon auspicio per una raccolta che possa farsi ricordare.
Il caldo anomalo della fine dell’estate e la successiva ondata di piogge fa ben sperare in una stagione di successo”.

Sempre restando in tema di record, in Toscana sono già stati trovati tartufi più grandi come quello da 609 grammi raccolto a Cumuli, nella zona del bianco di San Miniato.

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