Faceva flessioni in tangenziale, investito e ucciso: assolto l’automobilista

Assolto dall’accusa di omicidio colposo il 23enne che ha investito e ucciso Isac Djaniel Beriani: ecco qual è il motivo.

Il fatto è accaduto il 21 dicembre 2022: Beriani si trovava a bordo di un’auto con alcuni amici e, intorno alle 3:30, stava ritornando a casa dopo una festa. Lungo la strada, però, l’auto su cui viaggiava ha accostato in corsia d’emergenza in tangenziale, probabilmente perché qualcuno non stava bene. Mentre il veicolo era fermo, Beriani si era messo in seconda corsia direzione nord e aveva iniziato a fare dei piegamenti sulle braccia.

Investito e ucciso in tangenziale
Investito e ucciso in tangenziale: assolto (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Proprio in quei secondi, però, Beriani è stato travolto e ucciso da un’auto. I suoi amici, spaventati per quanto accaduto, sono scappati a gambe levate, per poi cercare di ritornare sul luogo solo quando sono arrivati i soccorsi. L’automobilista, invece, oggi è stato assolto: ecco perché.

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Il fatto non sussiste

Ad investire Isac Djaniel Beriani è stato un 23enne che, a distanza di un anno e mezzo dall’incidente, oggi è stato assolto dal Gup Luca Milani poiché “il fatto non sussiste”. Per lui era stato chiesto il rinvio a giudizio per una “colpa specifica” nell’omicidio stradale, cioè quella di aver violato il limite di velocità di 90 km/h di 40 km/h, poiché viaggiava a 130 km/h. In realtà, però, sul tema della velocità del suo veicolo ci sono consulenze di parte che contrastano quelle della Procura.

Investito e ucciso in tangenziale
Investito e ucciso in tangenziale: assolto (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Il pm Pasquale Adesso ha quindi chiesto l’assoluzione: anche se viaggiava a velocità elevata, non avrebbe mai potuto pensare che sulla corsia ci sarebbe stato un ragazzo che faceva i piegamenti sulle braccia.

Gli altri indagati

All’epoca dei fatti, erano stati indagati per omissione di soccorso anche i ragazzi che erano sull’auto con Isac Djaniel Beriani e, sempre sulle prime, si era pensato a una sfida di coraggio tra amici. La vicenda, però, è stata archiviata: al momento, quindi, nessuno sta pagando per la morte del giovane.

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