Strage di via Brioschi, trent’anni in appello a Pellicanò

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha emesso una condanna a trent’anni di carcere per Giuseppe Pellicanò, l’uomo accusato di aver causato l’esplosione nella palazzina di via Brioschi a Milano in cui persero la vita nel giugno 2016 la compagna Micaela Masella insieme ad altre due persone. Le due figlie sono invece rimaste gravemente ferite. Già in primo grado, svolto con il rito abbreviato, l’uomo era stato condannato all’ergastolo.

Prima della sentenza Pellicanò, accusato di strage e devastazione, ha letto una lettera ai familiari delle vittime in cui ha chiesto scusa per il folle gesto, causato dalla volontà della moglie di lasciarlo per andare a vivere con un collega. Una scelta alla quale l’uomo, con problemi di depressione, ha risposto dando fuoco allo stabile. La difesa ha chiesto l’infermità mentale puntando proprio sulla sindrome depressiva di cui soffriva da tempo l’accusato.

Impostazioni privacy