Milano: la mobilità sostenibile del progetto “Strade aperte”

Dall’avvio del programma Strade Aperte che sta ridisegnando la viabilità su due ruote della città, i cantieri conclusi, e che hanno portato ventuno chilometri di nuove piste già percorribili, sono diciotto.
Oltre agli itinerari già realizzati, ce ne sono sette in lavorazione. Si tratta di Isola Farini, Legioni Romane Berna Zurigo, Palmanova zona 30 km/ora, Cusio, viale Monza,  Cerchia Navigli Sforza – Pontaccio, ciclabile Vento – lotto 1 Alzaia Naviglio Pavese.
Per la prima metà di settembre è inoltre prevista l’apertura di due nuovi cantieri: Milano Ortica – Segrate e i controviali zona 30 km/ora in corso Sempione con sosta in carreggiata centrale.

L’opinione espressa dall’assessore alla mobilità Marco Granelli ben sintetizza lo sforzo messo in campo nei tanti progetti:“[…] Volevamo essere pronti per il rientro alle attività in sede dei cittadini e per la riapertura delle scuole e ci stiamo riuscendo. Siamo consapevoli che le bici non sostituiscono autobus e metropolitane e stiamo lavorando anche per rendere possibile tornare a usare il trasporto pubblico in sicurezza. Ma per chi si muove nel raggio del proprio quartiere o su distanze brevi la bicicletta o il monopattino sono una scelta possibile che vogliamo stimolare”.

Le piste realizzate sono di diverse tipologie:
– in struttura come succede in via Monte Rosa tra Amendola e Buonarroti;
– miste (struttura e segnaletica) come succede tra Bisceglie e Bande Nere;
– sola segnaletica come la nuova pista inaugurata in corso Buenos Aires;
– corsie ciclabili più leggere, le così dette bike lane come sarà in viale Monza e viale Puglie.
A questi interventi si sommano le nuove zone 30 km/h per permettere il transito in sicurezza e in promiscuo a biciclette, automobili, moto, pedoni.

Se si osserva il disegno delle nuove ciclabili si può notare che esistono percorsi radiali dal centro alla periferia, oppure circonvallazioni come sarà per la Cerchia dei Navigli.
Ci saranno quindi le connessioni all’interno dei quartieri e tra la il Comune di Milano e quelli che costituiscono la città metropolitana.
Gli itinerari sono stati pensati sia per effettuare il percorso casa-lavoro o casa-scuola sia per valorizzare il paesaggio e la storia di Milano come avviene per la ciclabile “VenTo” lungo l’Alzaia Naviglio pavese.
Da ultimo la quasi totalità degli interventi è stata realizzata in accordo con i nove municipi cittadini anche in ottica di miglioramento di quei tratti stradali particolarmente pericolosi e che regitravano numerosi incidenti.

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