Lettera anonima con minaccia di morte allo scrittore Stefano Jesurum. “L’antisemitismo non è scomparso”

Minacce di morte in una lettera anonima recapitata all’indirizzo di casa dello scrittore e giornalista Stefano Jesurum, marito di di Carla Biagi, figlia di Enzo. Le parole dello scrittore: “L’antisemitismo non è mai scomparso”

La missiva arrivata in un giorno qualunque all’indirizzo di casa dello scrittore Stefano Jesurum provocano scompiglio e apprensione in famiglia. Il giornalista, genero di Enzo Biagi, non si dice spaventato dalla lettera intimidatoria a lui indirizzata ma “preoccupato” in quanto, secondo il giornalista: “L’antisemitismo non è mai scomparso”.

stefano jesurum
La lettera di minacce di morte ricevuta da Stefano Jesurum. La reazione del giornalista: “Non sono spaventato ma preoccupato”. (@facebook) milano.cityrumors.it

Stefano Jesurum, tra i più noti esponenti della comunità ebraica di Milano, dopo aver letto la missiva antisemita ha sporto denuncia presso la Polizia di Stato. Dopo la querela è lo stesso scrittore a rendere nota la vicenda postando su Facebook la lettera minacciosa.

La lettera di morte

La lettera, scritta al pc riporta poche righe cariche di odio razziale verso lo scrittore e giornalista, marito di Carla Biagi, Stefano Jesurum. Come riportato anche dalla stessa vittima pubblicando di suo pugno la missiva sulla sua pagina social, il contenuto è decisamente chiaro:

Milano studio tattoo droga
La lettera di minacce di morte ricevuta da Stefano Jesurum. La reazione del giornalista: “Non sono spaventato ma preoccupato”. (@facebook) milano.cityrumors.it

“Stai attento alle tue esternazioni se non vuoi anche tu diventare una pietra d’inciampo lì davanti al tuo portone”. A corollario della lettera di minacce, Jerusum scrive: “L’aria che tira. Per la prima volta in vita mia sono appena uscito da un commissariato di Ps dopo aver presentato una denuncia per minacce antisemite. Ogni commento è superfluo. Shabbat shalom”.

Chi ha scritto la missiva?

Chi sia l’autore della missiva giunta nella cassetta della posta del giornalista è ancora tutto da scoprire. Nel frattempo, dopo la denuncia presentata da Jesurum, la polizia sta procedendo con le indagini. Quel che si conosce al momento è che lo scrittore quando è rientrato nel suo palazzo di Milano ha ritirato la posta dal suo portinaio e ha trovato la lettera.

In un’intervista rilasciata a la Repubblica, ove il giornalista ha anche lavorato, ha specificato di essere preoccupato ma non spaventato. Ma in particolare racconta, come riporta anche Fanpage: “Non capisco proprio a quali esternazioni si possano fare riferimento. Ho sempre avuto posizioni molto nette in merito al diritto all’esistenza dello Stato di Israele ma ho anche da tempi non sospetti criticato il governo Netanyahu e riconosciuto la necessità di arrivare a un negoziato che preveda la soluzione dei due Stati”.

LEGGI ANCHE: >>> Violenza a Milano, 42enne colpito in testa con una bottiglia. La rissa scoppiata a porta Venezia

LEGGI ANCHE: >>> Milano, sabato teso: manifestazione nazionale pro Palestina: come cambia la viabilità in città

I commenti di solidarietà

Ieri, dopo la pubblicazione del post, i commenti alla pagina privata del giornalista e scrittore Stefano Jesurum sono centinaia. Tra cittadini e gente nota, tutti hanno espresso la loro solidarietà e vicinanza al professionista.

Anche il Partito democratico di Milano, sempre sui social, ha voluto esprimere vicinanza allo scrittore lasciando un commento a riguardo: “A nome di tutto il Partito democratico Milano Metropolitana, il più grande abbraccio a Stefano Jesurum per l’attacco vergognoso che ha dovuto subire. Siamo e saremo in prima linea al tuo fianco contro ogni rigurgito di antisemitismo”.

Impostazioni privacy