Milano, blitz della Squadra Mobile: la “banda del monopattino” in manette, furti e truffe nei quartieri più in voga

Milano, la “banda del monopattino” finisce in manette. 5 persone arrestate con l’accusa di furto: l’operazione che ha portato alla resa.

Le ville più belle di Milano come obiettivo, ma anche supermercati, gioiellerie e appartamenti extra-lusso. Non si facevano mancare niente. La morale era andare veloce: come un lampo, anzi un fulmine a ciel sereno. 5 persone, tanta adrenalina e poca consapevolezza.

Banda monopattino
La “banda del monopattino” sgominata (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Non c’era solo il rischio in gioco per la “banda del monopattino”: era proprio una questione di onore. Sfida, confronto, curiosità. Ogni colpo era come una firma su una nuova “tela”. Infatti hanno dovuto telare – per restare in tema – ma non ce l’hanno fatta quando la Squadra Mobile si è messa sulle loro tracce.

Milano, la “banda del monopattino” al capolinea

Un gruppo di amici di 25-30 anni. L’età media, ma anche giusta, per fare progetti. Nel loro caso, però, le ambizioni coincidevano con furto e truffa. Non proprio il massimo. Questo almeno secondo gli inquirenti che li hanno condannati, la firma della “banda” era proprio la fuga in monopattino. Negli appartamenti e nelle ville entravano di soppiatto.

Monopattino banda
5 ladri in monopattino arrestati dalla Squadra Mobile (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Appena un portiere presente apriva la porta c’era l’ingresso lampo. A quel punto avvenivano i furti in maniera indisturbata per poi uscire nuovamente alla velocità della luce. Poco illuminante dal loro punto di vista è stato lo scambio di Sim reiterate a cui le autorità sono risalite attraverso le telecamere di sorveglianza.

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L’operazione della Squadra Mobile

Al centro di Milano – zona prediletta dai ladri – ci sono sempre. Questo è stato sufficiente per le autorità: mettere insieme i pezzi è servito a delineare un vero e proprio metodo criminale che aveva dato i suoi frutti. Bottino da 2000 euro rinvenuto nelle perquisizioni. Anche se il GIP sottolinea che si è trattato di professionisti con una conoscenza “non proprio minimale” della materia.

Dunque si può parlare di un vero e proprio colpo con il loro arresto, visto che operavano sul territorio da parecchio tempo. Dal 15 aprile al 15 dicembre scorso. Otto mesi di domande, 244 giorni di terrore fra i residenti: il timore di essere derubati era altissimo. Attualmente non è finito, ma l’arresto dei 5 è un primo passo verso la serenità collettiva. Plauso anche dalle autorità. La “banda” è arrivata al capolinea, anche se in monopattino.

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