Influencer invita follower a una “facile” escursione in montagna, ma la verità è un’altra. L’allarme del Soccorso alpino: “Ci sono già morti”

Sembra facile e alla portata di tutti ma la realtà non è quella raccontata da una giovane influencer ai suoi follower. Il Soccorso alpino mette in guardia: “Troppe vittime, non fidatevi dei social”

Visti comodamente da casa, i reel della influencer appaiono bellissimi: scorci mozzafiato di vette di montagne innevate. Il cielo azzurro cosparso qua e là da candide nuvole. Tutto questo a solo un’ora e mezza da Milano. Un percorso di trekking tracciato dalla ragazza per i suoi segugi che si convincono che, forse, non è così difficile. E allora si parte alla volta di una semplice escursione in cima alle meravigliosi Alpi lecchesi.

influencer
Influencer, il video per sponsorizzare l’escursione “facile” in alta quota, ma dietro si nasconde il pericolo (ansa) milano.cityrumors.it

Ma la realtà è un’altra. E spaventa il Soccorso alpino. Nelle immagini postate dalla giovane influencer su Instagram tutto appare facile ma la sola verità è che quella stessa escursione due anni prima è costata la vita al 37enne Gaspare Allegra, morto dopo un volo di centinaia di metri dalla vetta della Valsassina.

Sempre qui, lo scorso inverno i soccorritori sono intervenuti per mettere in salvo altre persone: 74 gli interventi e cinque le vittime. Tutti soccorsi a seguito di cadute, perdita di orientamento, infortuni vari, difficoltà del percorso tracciato. E molti di questi escursionisti fai-da-te si affidano ai social.

L’appello del Soccorso alpino agli influencer: “La montagna è pericolosa”

La preoccupazione del Soccorso alpino è ben documentata dalle molte chiamate di soccorso giunte da parte di giovani che si affidano alle parole dell’influencer di turno che spacciano percorsi di trekking in alta quota difficili come facili. Le conseguenze poi sono devastanti. Affrontare la montagna vuol dire prepararsi bene, equipaggiarsi nel giusto modo.

42enne morto Comasco
Influencer, il video per sponsorizzare l’escursione “facile” in alta quota, ma dietro si nasconde il pericolo (ansa) milano.cityrumors.it

Dunque, l’appello lanciato dal Soccorso alpino è rivolto a chi frequenta i social ma anche agli stessi influencer: “Attenzione a come viene rappresentato l’andare in montagna sui social. Sempre più spesso riceviamo segnalazioni di video o foto che possono indurre in errore sui principi fondamentali della sicurezza. Belle immagini, paesaggi incantevoli, ma magari attrezzatura non adeguata o consigli dati da persone non competenti. Raggiungere le nostre cime, in particolare quando in quota ci sono neve e ghiaccio, richiede molta attenzione”.

Quello che spaventa e preoccupa Marco Anemoli, responsabile della XIX Delegazione lariana, è l’ultimo post di una giovane influencer che in pochi giorni ha raccolto un boom di consensi e centinaia di condivisioni suoi social. Nel reel la ragazza spiega che affrontare le cime è come fare una passeggiata. Come riporta il Corriere, Anemoli ha ricordato: “Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei cinque giovani studenti, di origini filippine, salvati sul monte Due Mani ad aprile dello scorso anno. Scarpe da tennis ai piedi, cercavano di raggiungere il bivacco Locatelli di notte per fare una grigliata e godersi l’alba. Dopo averlo visto sui social e seguendo Google Maps”.

I consigli per affrontare un’escursione in montagna

Nell’ultimo video postato dall’influencer, si vede la giovane indossare scarpe invernali che apparentemente non sono adatte a quel tipo di escursione. Promuove conentusiasmo il sentiero che dal Cainallo arriva al rifugio Bietti. Alessandro Spada, capo stazione Valsassina e Valvarrone, ha dichiarato al Corriere: “Quel video ci ha allarmato, perché poi siamo noi a dover correre quando qualcuno è in difficoltà. In questo periodo l’escursione termica scioglie la neve di giorno e la ghiaccia di notte, rendendo il terreno scivoloso e insidioso”.

E così Spada rilascia alcuni consigli indispensabili per chi vuole affrontare un’escursione in montagna: Prima di incamminarsi consultare il bollettino meteo e valanghe. Usare l’attrezzatura adatta, studiare l’itinerario, essere consapevoli delle proprie conoscenze e capacità. Nello zaino non deve mai mancare una pia frontale e un cellulare carico. Oltre a questi preziose indicazioni, il Soccorso alpino sul proprio canale YouTube pubblica sempre contenuti fondamentali per gli appassionati di montagna.

Marco Anemoli ci tiene a ribadire che il Soccorso alpino non è contrario ai social o agli influencer ma, semplicemente vuole aprire gli occhi agli utenti sottolineando che non è, come si dice “una passeggiata”. Trovarsi su un sentiero ripido senza preparazione è molto diverso da quello visto su uno schermo del cellulare. Poi, Spada conclude rivolgendosi a chi pubblica tali contenuti sul web: “Devono essere consapevoli che dando informazioni approssimative possono mettere a rischio la vita delle persone. Il secondo appello è agli utenti: seguite i profili del Cai, delle guide alpine, dei nostri volontari”.

Impostazioni privacy