Quattro uomini sono finiti in manette con accuse a vario titolo in merito alla produzione di falsi contratti d’affitto per gli stranieri: ecco i fatti
Gli agenti di Polizia locale del Comando Decentrato 5, con la squadra interventi speciali della Radiomobile, hanno iniziato ad indagare su questi uomini ad aprile del 2023 e nelle ultime ore hanno annunciato l’arresto di quattro uomini italiani di età compresa tra i 32 e i 63 anni. L’accusa è di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e di reati contro l’immigrazione clandestina in concorso: ecco cos’è successo.
I responsabili falsificavano i contratti di affitto e le certificazioni tecniche necessarie per ottenere l’appartamento: lo scherma era sempre lo stesso e, per un solo contratto, arrivavano a chiedere al cittadino straniero anche cinque mila euro. Ecco come agivano e cos’è stato trovato nelle loro abitazioni.
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Arrestati per contratti di affitto falsi: il metodo d’azione
Di fatto, questi quattro uomini fungevano da intermediari e “aiutavano” il cittadino straniero ad ottenere l’attestazione di idoneità abitativa, che stabilisce quante persone possono vivere in un appartamento, e il permesso di soggiorno per ricongiungimento con i famigliari. Per farlo chiedevano circa 5mila euro: reperivano quindi i dati catastali degli immobili più idonei, preferendo quelli con proprietari deceduti o quelli sottoposti ad asta giudiziaria e quindi creavano falsi contratti d’affitto.
La polizia, quindi, ha perquisito le case dei quattro cittadini italiani finiti in manette e qui ha trovato un’ingente quantità di denaro, nonché dispositivi informatici e documenti cartacei riferibili a circa 200 pratiche già presentate in Comune. Inoltre, sono state requisite certificazioni tecniche contraffatte, tra l’altro firmate in bianco da alcuni professionisti: il prossimo passo delle autorità sarà quindi quello di comprendere il ruolo di queste persone.
La segnalazione che ha fatto partire l’indagine ed ha permesso di mettere le manette ai quattro cittadini italiani è partita dall’ufficio del Municipio 5, responsabile del rilascio di idoneità abitative. Dal momento in cui son partite le investigazioni, le autorità hanno scoperto un vasto fenomeno delittuoso il quale, per essere fermato, ha richiesto anche la collaborazione della Direzione Servizi Civici e Municipi del Comune di Milano.
