Tragedia Cormano, i dipendenti della Seri Cart: “Dateci un futuro”

La tragedia avvenuta due giorni fa a Cormano, dove Maurizio Platini ha ucciso il padre Romano e la compagna del padre, Anita Salsi, prima di togliersi la vita, rischia di lasciare strascichi che vanno anche oltre l’omicidio-suicidio di cui si è reso colpevole lo stesso Platini. I tre corpi sono stati trovati all’interno della ditta di Cormano, la “Nuova Seri Cart”, di cui era proprietario l’imprenditore ucciso dal figlio.

Stesso discorso vale per la “Best & Seller” di Bollate. In tutto si tratta di undici dipendenti e di altrettante famiglie, che attraverso le pagine de “Il Giorno” hanno esternato le proprie preoccupazioni in vista del futuro. “Non abbiamo più un datore di lavoro”, dicono i dipendenti, che nelle scorse ore avrebbero provato anche a rivolgersi al fratello dell’omicida-suicida, ad oggi l’erede delle società. Oltre ad affrontare le conseguenze dell’azione del fratello dovrà provare a dare risposte alle famiglie che oggi chiedono garanzie in merito al proprio futuro.

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