Segre-La Russa incontro a Milano al Memoriale della Shoah. La senatrice: “Posto indimenticabile” | VIDEO

Dopo essere stati insieme sul palco reale del teatro la Scala a Milano nel giorno della prima, non senza polemiche, oggi la senatrice Liliana Segre ha di nuovo incontrato il presidente del Senato Ignazio La Russa a Milano al Memoriale della Shoah. Ecco come è andata   

Un’ora di visita privata iniziata poco dopo le ore 11.30 di questa mattina, voluta dalla senatrice Liliana Segre con il presidente del Senato Ignazio La Russa in quel luogo simbolo per lei e per Milano, il Memoriale della Shoah. L’area vicina alla stazione Centrale blindata, l’arrivo della Segre atteso dalle cariche istituzionali cittadine: tra i tanti presenti il Prefetto, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Sindaco Giuseppe Sala.

Lilian Segre e Ignazio La Russa
Segre-La Russa incontro a Milano al Memoriale della Shoah

 

L’emozione della Segre

Per la Senatrice a vita, il senso della giornata,  viene riassunto in poche parole molto significative all’arrivo prima dell’ingresso al Memoriale che Segre tanto bene conosce. “Quando entro al Memoriale della Shoah non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata. Non l’ho mai dimenticato”, ha detto ai giornalisti che l’attendevano all’esterno.

Milano incontro Segre La Russa
Segre-La Russa Memoriale Shoah a Milano: come è andato l’incontro

 

La Russa e antifascismo: “Non sviliamo queste occasioni”

Al suo arrivo la Russa saluta la Segre che lo attende all’ingresso del memoriale, poi l’inizio della visita. Il Binario 21, nei sotterranei della stazione centrale di Milano e’ il luogo nel quale da ragazzina, appena 13enne, Liliana Segre venne caricata su un vagone e con quel convoglio, deportata nel campo dì concentramento di Auschwitz in Polonia, era fine gennaio del 1944. Da sempre la senatrice e presidente della Commissione contro l’istigazione all’odio si batte contro la violenza e le azioni dei gruppi neofascisti.

L’incontro di oggi con La Russa, seconda carica dello stato e esponente politico di Fratelli d’Italia, arriva dopo una settimana di veleni per i fatti di Acca Larentia a Roma, braccia tese e  il grido “presente” per ricordare i ragazzi morti in quel tragico attentato. Il presidente prima di lasciare l’incontro a chi gli chiedeva se oggi si sentiva più antifascista, non ha risposto, si è limitato a dire “Non sviliamo queste occasioni”. Quando i giornalisti chiedono a Segre se La Russa faccia fatica a sentirsi antifascista, la senatrice risponde secco: “Chiedetelo a lui”. 

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