Chiara Ferragni contro Pigna: “Siamo in contatto con gli avvocati”, l’uscita di scena costa cara

Chiara Ferragni contro Pigna. La nota imprenditrice è stata messa alla porta anche dall’azienda di cancelleria: al via le azioni legali.

Chiara Ferragni affila gli artigli. La donna è stata in silenzio finora, cercando di limitare i danni. Impresa non facile dopo il pandoro gate e le ripercussioni legate alla pratica commerciale scorretta con l’azienda dolciaria legata alla beneficenza. Il castello di carte si mostra sempre più fragile, ma l’ultima parola spetta alla Procura di Milano che sta indagando sul possibile “sistema Ferragni”.

Chiara Ferragni Trudi
Chiara Ferragni (ANSA-MilanoCityRumors.it)

L’imprenditrice, secondo il Procuratore Eugenio Fusco, potrebbe aver agito in maniera illecita anche con società diverse fra cui Trudi e Dolci Preziosi: bambole e uova di Pasqua della discordia. Accordi in un senso, realtà in un altro. Questo potrebbe porre fine a un impero: la credibilità della Ferragni, in un momento del genere, è intaccata non solo dall’iscrizione nel registro degli indagati per truffa aggravata (ancora da determinare), ma sopratutto perchè i follower e gli sponsor non la ritengono più affidabile in larga parte.

Pigna, addio Chiara Ferragni: collaborazione sospesa

Negozi semivuoti, ecatombe social con i commenti limitati per evitare gli insulti e partnership ridotte all’osso con gli hotel che la evitano accuratamente per non avere problemi. Chiedere alla struttura in Val D’Aosta dove Chiara Ferragni è stata recentemente con i figli. I proprietari dell’albergo hanno dovuto rimuovere il post condiviso: la pubblicità stava diventando negativa.

chiara ferragni risposta
La decisione drastica dell’imprenditrice (Foto Instagram @chiaraferragni) milano.cityrumors.it

Oltre il danno la beffa: a salutare l’imprenditrice digitale sono state anche Stafilo e Coca Cola. Collaborazione sospesa, a difenderla sono rimasti in pochi. L’ultimo addio in queste ore: Pigna, colosso della cancelleria e accessori, interrompe la collaborazione con Ferragni. L’annuncio arriva pubblicamente, ma stavolta la donna non ci sta.

L’imprenditrice pronta a rispondere

Lo staff dell’imprenditrice digitale scrive attraverso una nota che il comportamento dell’azienda è stato profondamente scorretto, in quanto avrebbe preso questa decisione senza consultarsi con Fenice (società di Chiara Ferragni) dando in pasto ai media la notizia senza un accordo bilaterale. Vizio di forma, insomma, quanto basta però per agire e richiamare le vie legali.

L’imprenditrice è già al lavoro con il suo team: l’attacco non mancherà, in mente non c’è soltanto una semplice replica. Il materiale per sferrare un colpo ben assestato, stavolta, c’è. Occasione che Ferragni non si lascerà scappare. Dato che in gioco c’è la sostenibilità di un impero. Il patrimonio Chiara Ferragni vale 100 milioni di euro in totale: tutto suddiviso nell’arco di tre società, la Sisterhood (una holding finanziaria) che genera altre due consorelle.

In campo gli avvocati

La TBS Crew e la Fenice Srl: la prima gestisce l’immagine, quindi tutte le collaborazioni e i servizi di Chiara Ferragni, sua sorella, sua madre e il make-up artist Manuele Mameli. Sotto Fenice Srl, invece, ci sono tutti gli affari di famiglia: quanto guadagna la Ferragni dal suo marchio. I ricavi dei prodotti a marchio Ferragni, dalla macchinetta del caffè alle agende, sono tutti sotto l’egida di Fenice Srl. Proprio perchè possono “risorgere” dalle ceneri.

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Proprio quest’ultima società farà causa a Pigna per aver interrotto il rapporto senza il giusto preavviso e nelle modalità previste. Una cattiva pubblicità che, in questo caso, Ferragni può impugnare. Secondo Pigna l’imprenditrice è il passato, ma da quando entreranno in gioco gli avvocati i rapporti torneranno a essere vicendevoli. Chissà con quali conseguenze. Ferragni resta ferma, ma non intende subire più. Procura di Milano permettendo.

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