Caso Genovese: respinta la richiesta di rito abbreviato

Il gip di Milano Tommaso Perna, nell’ambito del caso che vede coinvolto Alberto Genovese, ha respinto la richiesta del rito abbreviato avanzata dalla Procura in merito ai due episodi di violenza che ne hanno determinato la carcerazione a San Vittore dallo scorso mese di novembre.

Per l’ex imprenditore le accuse sono di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni e spaccio di droga e si riferiscono ai fatti del 10 e 11 ottobre, nello scenario del suo appartamento ribattezzato Terrazza Sentimento, ai danni di una ragazza diciottenne. Nel mese di febbraio, invece, Genovese aveva ricevuto una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere per un’altra violenza ai danni di una ventitreenne avvenuta a Ibiza.

La Procura, con i titolari dell’indagine l’aggiunto Letizia Mannella e i pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini aveva optato per il rito abbreviato che si può applicare a soggetti su cui grava la custodia cautelare fino a 180 giorni e per i quali non sono necessarie ulteriori indagini.
Sulla decisione di Perna, che ha contestualmente respinto anche la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Genovese per iniziare la disintossicazione da cocaina, può aver influito l’incidente probatorio previsto per il mese di luglio in cui saranno analizzati gli audio di Terrazza Sentimento.

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