Revenge porn: una Fondazione per la lotta al fenomeno

La lotta al cyberbullismo e al revenge porn ha un nuovo strumento di contrasto grazie alla nascita di Ealixir Foundation.

Grazie alla tecnologia e al proprio personale altamente specializzato, sono in grado di rintracciare e cancellare i link legati a questa forme di persecuzione e vendetta.
“Se qualcuno è stato vittima di un episodio di cyberbullismo – ha spiegato Enea Trevisan, il suo fondatore – , è in difficoltà a causa della condivisione non autorizzata di un video privato o ha subito un danno economico rilevante derivato da una campagna mirata di fake news, può contattarci. Faremo il possibile per aiutarlo, a titolo gratuito”.

Le richieste di intervento saranno sottoposte al direttivo della fondazione che a sua volta fa riferimento a un Comitato Etico composto da giuristi, professionisti dell’informazione, psicologi e sociologi. Il cda della Fondazione, inoltre, stanzierà un milione di euro l’anno per affinare gli strumenti della lotta a questo fenomeno.

Proprio di recente la Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto il diritto a non essere facilmente reperiti online attraverso link lesivi della dignità delle persone.
Anche l’Italia ha preso ulteriori provvedimenti in materia di revenge porn e il Garante della Privacy ha esteso anche ai minorenni dai 14 anni in su la possibilità di segnalarne casi. Il decreto legge in materia è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 ottobre.

Il fenomeno registra numeri in crescita tanto che una fotografia di Eurispes del 2019 segnalava che ci sono oramai due episodi al giorno di revenge porn che riguardano donne nel 90% dei casi ma che vedono anche un numero crescente di minori coinvolti.

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