Milano, 16 rapine in otto mesi: ecco come agiva la banda delle spaccate | VIDEO

Hanno portato a segno almeno 16 rapine in diversi negozi e ristoranti del centro di Milano tra marzo e novembre scorso. Arrestati i componenti della banda delle spaccate

Gli agenti della Polizia di Stato di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica locale, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 7 persone, sei uomini di età compresa tra i 46 e i 57 anni e una donna di 47 anni, tutti cittadini milanesi con precedenti di polizia, ritenuti gli autori delle 16 rapine ai danni di ristoranti e negozi di abbigliamento nel centro di Milano.

banda spaccate
Milano, 16 rapine in otto mesi. Fermata la banda delle spaccate . Le immagini video (milano.cityrumors.it)

Le “spaccate” ai negozi e locali del centro città sono state commesse dal gruppo di ladri tra marzo e novembre dello scorso anno (2023). Le indagini investigative dei poliziotti del Commissariato Centro sono partite dall’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza sia comunali che degli esercizi commerciali privati.

Le indagini

Gli agenti del Commissariato Centro di Milano sono riusciti a fermare la banda delle spaccate composta da 7 individui grazie non solo ai filmati di videosorveglianza delle zone interessate dai furti ma anche in merito all’analisi dei tabulati telefonici e delle intercettazioni telematiche e ambientali del gruppo di ladri.

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Milano, 16 rapine in otto mesi. Fermata la banda delle spaccate . Le immagini video (milano.cityrumors.it)

I 16 colpi andati a segno ai danni di attività commerciali quali negozi di abbigliamento e ristoranti del centro città sono iniziati a marzo del 2023 e sono proseguiti sino a novembre dello stesso anno. Seguendo l’attività investigativa, i poliziotti hanno captato il modus operandi del gruppo di criminali, tutti con precedenti penali.

Il modus operandi

Un modus operandi quello messo in atto dagli autori delle “spaccate” ben consolidato. La banda giungeva nelle vicinanze del locale preso di mira in bici o con i monopattini e una volta davanti alle porte d’ingresso dei negozi forzavano le entrate usando grossi cacciaviti. Così, entravano a volto coperto e trafugavano le casse e le casseforti.

Nei casi più difficili usavano anche il flessibile per aprire le casseforti. Solitamente in azione entravano 5 o 6 componenti, mentre all’esterno il settimo complice faceva da palo e, in casi di aiuto un altro componente arrivava con la macchina per portare via la refurtiva.

Quest’ultima in alcuni casi consisteva in migliaia di euro in denaro contante e, altre volte, solo in poche centinaia di euro di fondo cassa ma, in entrambi i casi i danni alle porte e alle serrature sono stati ingenti. La banda delle spaccate era molto abile a camuffarsi e a lasciare dietro di sé pochi indizi. Questo stratagemma ha ostacolato e rallentato per molti mesi gli agenti di giungere a riconoscere le identità dei vari ladri ripresi dai sistemi di videosorveglianza.

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Il punto di svolta

La svolta nelle indagini è arrivato tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre del 2023 quando di notte, in una delle “spaccate”, due guardie giurate hanno avvistato due rapinatori che uscivano da un ristorante di piazza Vetra e salivano a bordo di un furgone sospetto. Prontamente le due guardie sono riuscite a leggere e a segnalare la targa del mezzo.

Qualche notte dopo, una volante della Squadra Mobile di Milano ha sorpreso in flagranza di reato uno dei componenti della banda di criminali mentre cercava di forzare la porta di un minimarket in via Vincenzo Monti. Incrociando i dati presenti nelle banche dati della Polizia con le foto che gli indagati pubblicavano sui propri profili social e le immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli agenti sono finalmente riusciti a identificare i responsabili dei furti che da mesi avvenivano ai danni dei negozi e ristoranti del capoluogo Lombardo.

Arrestati dalla Polizia, ora i sette componenti della banda delle “spaccate” sono in carcere. Da ricordare che al momento il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà accertata in modo definitivo solo con sentenza irrevocabile di condanna.

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