Schiaffi e pugni contro la moglie al supermercato, ragazza salvata dai dipendenti

Schiaffi e violenze in un supermercato a Milano, poi la chiamata alle forze dell’ordine: cosa ha fatto la vittima e come la polizia li ha ritrovati. 

Episodi di violenza in un supermercato in via Lorenteggio, a Milano, con protagonista inaspettata una giovane 18enne. La ragazza si è diretta verso il bagno, proprio in un bar di via Forze armate, spiegando il luogo in cui si trovava.

Polizia controlli
Polizia arresta un ragazzo 23enne, accusato dalla moglie di episodi di violenza (Immagine Rete)

Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, però, la coppia non era più presente nei paraggi. Intanto, però, al personale di pubblica sicurezza era giunta una telefonata, da parte della vittima, che si era rifugiata in un bar della zona.

Cosa è accaduto

Appena usciti dal bar, però, i poliziotti avrebbero trovato la ragazza marocchina, da poco maggiorenne, che ha raccontato i maltrattamenti subiti di dal marito. Il 23enne è stato arrestato: si tratta di un giovane proveniente anch’egli dal Marocco. Quanto avvenuto nel supermercato sarebbe l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze che la giovane avrebbe subito.

Polizia
Polizia a caccia della coppia trovano l’uomo che è accusato di violenze contro la moglie 18enne (Immagine Rete)

Lo scorso 4 dicembre era stata aggredita a colpi di calci e pugni, la stessa cosa era invece avvenuta il 15 dicembre 2023. Episodi ripetuti nel tempo, in volto erano ancora ben presenti i segni delle tumefazioni per le botte subite, così come i graffi rinvenuti sul collo della giovane.

In seguito al racconto della donna, di conseguenza, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti e anche di rapina.  Quest’ultimo reato riguarda nello specifico lo zainetto con 200 euro presi senza alcuna autorizzazione alla moglie. Intanto le indagini proseguono e non si escludono altri gravissimi episodi di violenza.

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Come sta la ragazza

Subito dopo la giovane 18enne è stata soccorsa dal personale sanitario e trasferita in ospedale. I medici le hanno dato 30 giorni di prognosi per le lesioni inferte dal marito. Secondo le informazioni raccolte, la ragazza non avrebbe mai denunciato l’uomo. Avrebbe subito minaccia continue, ora invece la forza di denunciare gli episodi avvenuti di recente dentro e fuori dall’abitazione.

Marito violento

Un simile episodio è avvenuto a Monza lo scorso 23 novembre. Un uomo è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver preso a schiaffi la moglie. La donna lo aveva denunciato poco prima, ma l’uomo ha atteso che uscisse dalla caserma per colpirla con violenza.

Ad allertare alcuni passanti sarebbero state le urla della vittima: l’arrivo delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Non si tratta dell’unico episodio di violenza visto che il marito avrebbe utilizzato spesso e volentieri una tecnica manipolatoria che si chiama gaslighting: si tratta di far dubitare la compagna di qualsiasi cosa, perfino della percezione della realtà.

Il caso che ha fatto discutere

Gli episodi di violenza contro i mariti sono un fenomeno in costante e preoccupante crescita. La presunta vittima di maltrattamenti in famiglia. Ciò che indigna è la richiesta della Procura di Brescia, nello specifico quella del pm, che ha chiesto l’assoluzione per l’ex marito della donna nata in Bangladesh (cresciuta in Italia). Circa 4 anni fa aveva deciso di denunciare l’uomo.

Dove è la giustizia e la protezione tanto invocata per le donne tra l’altro incoraggiate a denunciare al primo schiaffo? Oppure il fatto che io sia una bengalese tra le tante, mi rende di meno valore dinanzi a questo pm?“, si legge nelle controverse richieste che hanno indignato, parlando della “sua cultura” in riferimento alle origini dell’uomo.

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