Caso Alessia Pifferi, in aula la relazione dello psichiatra: “Non si è mai sentita madre”

E’ iniziata questa mattina, lunedì 4 marzo, l’udienza del processo a carico di Alessia Pifferi. In aula le dichiarazioni dello psichiatra Pirfo sulla perizia: “Capisce bene quello che succede”

Alle 10 di oggi lunedì 4 marzo è partita l’udienza del processo sul caso della piccola Diana, bimba di 18 mesi lasciata morire di stenti in casa lo scorso luglio dalla madre Alessia Pifferi, imputata per la l’omicidio della figlia. In aula, stamattina la donna era presente, accompagnata dal suo difensore, l’avvocatessa Alessia Pontenani.

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Caso Alessia Pifferi, oggi in aula le parole dello psichiatra Pirfo sulla perizia svolta sull’imputata 39enne (ANSA) Milano.cityrumors.it

Il legale di Pifferi ha subito chiesto il rinvio dell’udienza in modo da poter analizzare il contenuto della relazione depositata dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo, perito d’ufficio incaricato dalla Corte d’Assise di Milano per eseguire la perizia psichiatrica sulla donna. Ma il presidente della Corte Ilio Mannucci Pacini ha invece scelto di ascoltare lo specialista per poi decidere sull’istanza difensiva presentata dalla legale di Pifferi.

La relazione dello psichiatra

Lo psichiatra forense Elvezio Pirfo ha esposto in aula, questa mattina, la relazione in merito alla perizia psichiatrica eseguita sull’imputata Alessia Pifferi che mina all’attendibilità dei risultati del test effettuato delle due psicologhe del carcere di San Vittore, precedentemente indagate, da cui emerge che la donna aveva il quoziente intellettivo di una bambina di 7 anni.

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Caso Alessia Pifferi, oggi in aula le parole dello psichiatra Pirfo sulla perizia svolta sull’imputata 39enne (ANSA) Milano.cityrumors.it

Il perito d’ufficio ha spiegato che Alessia Pifferi ha, invece, una perfetta capacità di capire quanto succede, al punto tale – come riporta anche il Giornoche quando le ho chiesto cosa si aspetta che succeda dopo il processo, lei ha risposto: mi aspetto di andare in una rems sapendo perfettamente cosa significa”.

La Rems non è altro che la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza che, in Italia, sta ad indicare una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

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L’identikit psichiatrico di Alessia Pifferi

Dalla relazione esposta dallo specialista durante l’udienza di processo di questa mattina, la Pifferi stessa si è descritta come una “persona incompiuta” perché, narra lo psichiatra: “Non è mai riuscita a portare a termine alcun “percorso” identitario. Ovvero: non è stata “figlia” perché le è mancato l’affetto del padre, non è stata “ragazza” perché è stata violentata nell’adolescenza”.

“Dice di non essere mai stata stata capace di costruire un rapporto paritario con un uomo, ma di avere sempre costruito rapporto di garanzia. Di avere cercato qualcuno che la proteggesse. Infine, non si è mai sentita “madre”.

Poi, in conclusione, Pirfo ha sottolineato come Alessia Pifferi: “Ha sempre avuto grande distacco emotivo da tutti gli eventi della sua vita con ‘partecipazione emotiva piatta’. Sia nel raccontare il suo ingresso in carcere, sia nel raccontare la vita con la bambina, sia nel raccontare la vita sentimentale. Non ha deficit di memoria, non ha deficit cognitivi, ha capacità intellettiva piena anche nella appropriata connettività tra argomenti”.

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