Giocattoli contraffatti per un valore di oltre 11 milioni di euro in tre anni. E’ il mercato nero dei giochi che minaccia la salute dei bambini e che in Lombardia, ogni giorno, porta al sequestro di 7 mila i prodotti non a norma di legge
In Lombardia le forze dell’ordine sono impegnate ogni giorno nei sequestri di prodotti dedicati all’infanzia risultanti non idonei ai bambini. Sono circa 7 mila i giochi e giocattoli contraffatti che non rispettano gli standard di legge, e dunque di sicurezza. Una vera e propria minaccia per i più piccoli, soprattutto in un periodo come questo, dove le feste natalizie imminenti, portano il mercato dei giocattoli (illegali) a produrre quantità enormi di giocattoli.
Ma nonostante i continui controlli da parte delle autorità e la mole di sequestri, l’industria illegale del giocattolo non sembra conoscere crisi. Negli ultimi tre anni sono state quasi 400 le operazioni di polizia che hanno condotto al sequestro di prodotti contraffatti per un valore totale di oltre 11 milioni di euro.
Giocattoli contraffatti. L’allarme di Confartigianato Lombardia
Lombardia, rispetto alle altre regioni d’Italia, ospita la più alta concentrazione di aziende produttrici di giochi e giocattoli dell’intera nazione. Da Confartigianato Lombardia arriva l’allarme proprio in questo periodo dell’anno, dove la produzione sul mercato dei prodotti dedicati al gioco dei più piccini viene quadruplicata.
Confartigianato vorrebbe tutelare, oltre ai consumatori, anche le 97 piccole e micro aziende del settore, di cui il 30,8% sono artigiane, e che nell’ultimo anno hanno esportato sui mercati esteri circa 150 milioni di euro, dando lavoro ad oltre 400 persone sul territorio lombardo. Dunque, da un lato si tenta di proteggere il lavoro di qualità delle piccole imprese, dall’altro si cerca di arginare e debellare la pirateria economica e la conseguente minaccia alla sicurezza di bambini.
Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, come riporta anche il Corriere, ha dichiarato: “Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare”.
Nasce la “slitta di Babbo Natale”
La fine dell’anno combacia anche con l’analisi dei consumi e dei mercati e, a tal riguardo, Confartigianato ha elaborato la “slitta di Babbo Natale”, ovvero un riferimento statistico nel quale vengono indicati non solo i beni alimentari e bevande, oggetto di consumo nel periodo natalizio, ma anche prodotti e servizi che possono essere regalati, oltre ai servizi di ristorazione e alloggio, anche questi ultimi regalati o fruiti durante le vacanze natalizie.
Il dato positivo, in questo caso, è che nel totale i prezzi della slitta lombarda crescono meno rispetto alla media nazionale e dell’Eurozona. Ma per quanto riguarda Milano il dato è lievemente più alto.
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Le abitudini di spesa dei consumatori
Nel mese di dicembre le abitudini di spesa dei consumatori si modificano sensibilmente: ovvero il valore delle vendite al dettaglio supera del 28,3% la media annuale raggiungendo 4,3 miliardi di euro. Spesa che nel 63% dei casi è costituita da generi alimentari e bevande (2,7 miliardi di euro).
Ma non solo la spesa alimentare. Nel paniere-indice di Confartigianato Lombardia rientrano anche: moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona.
