Processo di appello per Expo Milano: chiesta l’assoluzione per Giuseppe Sala

In sede di convocazione della quarta Corte d’Appello di Milano presieduta da Cornelia Martini, il legale di Giuseppe Sala, Salvatore Scuto ha chiesto l’assoluzione con formula piena per il suo assistito.
I fatti si riferiscono al periodo di amministrazione di Expo 2015.

Sala, per il quale nel frattempo è andato in prescrizione il reato di falso, era imputato per aver firmato, quando era amministratore delegato di Expo, due verbali retrodatati per sostituire due commissari incompatibili nella gara per la Piastra dei servizi. Per questo motivo, era stato condannato a 6 mesi convertiti poi in una pena pecuniaria di 45 mila euro. Aveva ottenuto l’attenuante dell’aver agito per motivi di “particolare valore morale o sociale”.

Scuto ha evidenziato che Sala non aveva seguito tutte le riunioni operative che avevano portato alla sostituzione dei consiglieri limitandosi alla sola firma dei documenti. Ha quindi insistito sulla buona fede nell’operato di Sala e sul fatto che la retrodatazione dei documenti non avesse inficiato la regolarità del provvedimento.

In questa occasione i legali degli altri imputati, accusati a vario titolo di falso, turbativa d’asta o tentato abuso di ufficio hanno chiesto la conferma assolutoria di primo grado o di dichiarare inammissibile l’appello del pg Massimo Gaballo.
Lo stesso Gaballo, nel commentare la richiesta di Scuto, ha affermato che sarebbe possibile solo se Sala rinunciasse alla prescrizione.

La sessione per eventuali repliche è stata aggiornata al 21 di ottobre.

Impostazioni privacy