Cittadinanza per Ramy, c’è un ostacolo: un parente stretto ha dei precedenti penali

Il tredicenne Ramy Shehana potrebbe ricevere la cittadinanza italiana per meriti speciali solo per sé, ma non per la sua famiglia. E’ questa l’ultima ipotesi che trapela dal governo dopo la tragedia sventata la scorsa settimana a San Donato proprio dal ragazzino egiziano grazie a una telefonata ai propri genitori per avvertirli del dirottamento in atto da parte dell’autista.

Gli ostacoli alla cittadinanza diffusa all’intero nucleo sarebbero dovuti ai precedenti penali di un familiare stretto di Ramy, riscontrati durante i controlli avvenuti da parte del Viminale. “Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me”, ha detto ieri Ramy.

Da una parte, infatti, il Ministro dell’Interno sembra ancora scettico riguardo alla soluzione della cittadinanza per il ragazzino. Dall’altra il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha invece ribardito ieri di confidare “in una rapida soluzione”.

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