Milano, aria irrespirabile: Pm10 oltre il doppio della soglia. Quali sono le zone più critiche

Sale di nuovo l’allarme smog a Milano: in città concentrazioni di Pm10 oltre il doppio dei limiti consentiti. Carlo Monguzzi: “Estrema pericolosità per le persone”. Le zone più critiche e i danni alla salute

Dopo qualche giorno di pioggia Milano ripiomba nella morsa dell’inquinamento con livelli di Pm10 nuovamente sopra i limiti consentiti. L’aria in città è irrespirabile e ora l’allerta pericolosità raddoppia per la salute dei cittadini.

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Milano inquinata: allerta polveri sottili. Le zone più a rischio (ansa) milano.cityrumors.it

Una situazione allarmante che preoccupa tutti considerati i dati estrapolati dalle centraline Arpa che ieri hanno dipinto un quadro scioccante con valori di polveri sottili presenti nell’aria altissimi in diverse zone di Milano, ritenute queste tra quelle più critiche nel capoluogo lombardo.

Le zone più inquinate di Milano

Dopo qualche giorno di tregua torna l’allarme smog a Milano dove nuovamente si sono registrate concentrazioni di Pm10 oltre il doppio della soglia di guardia di 50 mg/mc. Ieri le centraline Arpa hanno rivelato valori pari a: 102 mg/mc a Città Studi e viale Marche; 107 in via Senato; 84 al Verziere; 101 a Pioltello.

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Milano inquinata: allerta polveri sottili. Le zone più a rischio (ansa) milano.cityrumors.it

Secondo il consigliere comunale di Europa Verde, Carlo Monguzzi, intervistato dall’AGI: “La situazione a Milano è di estrema pericolosità per le persone. Nelle settimane scorse abbiamo avuto 13 giorni consecutivi di superamento del limite di allarme smog interrotto solo da tre giorni di pioggia. Ora ci troviamo di nuovo in una situazione preoccupante”.

Per Monguzzi: “È la prova che l’Area B e l’Area C di Milano non funzionano e che serve un serio piano della mobilità. Occorrerebbeinformare i cittadini dei rischi che stanno correndo in queste ore e avvertirli di non fare attività fisica all’aperto, evitare le strade trafficate, percorrere percorsi che includano parchi e andare al mare o in montagna nei fine settimana. Un discorso che vale soprattutto per i più fragili, anziani e bimbi piccoli”.

Come affrontare l’emergenza in città

I giorni di sforamento dei limiti della polveri sottili da Pm10 accumulati nel 2024 sono già 13 a Milano. Dunque, come intervenire per affrontare l’emergenza smog in città? Nei giorni scorsi c’è stata una vera e propria tensione tra i due politici Lombardi, il sindaco Giuseppe Sala e il governatore Attilio Fontana.

Al centro della questione attuale proprio le misure da adottare per arginare il problema smog. L’idea, nel particolare, ricade nel chiudere la circolazione delle auto nel Quadrilatero. Sul tavolo, secondo l’assessora comunale all’Ambiente Elena Grandi, anche l’idea di, come riporta il Giorno: “domeniche a piedi a macchia di leopardo”.

L’assessora Grandi spiega: “Siamo ancora in una fase di studio, per avviare una sperimentazione su alcuni luoghi della città da chiudere alle auto la domenica, sull’esempio del No Parking Day di qualche mese fa. Ma questa sarebbe comunque una misura strutturale e non emergenziale”.

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Smog: i danni alla salute

Come già parlato in un precedente articolo, i danni alla salute delle persone esposte ad un’aria inquinata sono devastanti. Sul sito del Comune di Milano, vengono riportati gli effetti a lungo termine causati proprio da un’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico. “In Italia muoiono prematuramente ogni anno oltre 67.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico, con costi esterni per la società, collegati alla salute, che si aggirano su una quota fra i 330 e i 940 miliardi di Euro all’ anno”.

I danni causati dallo smog sono diversi: effetti cancerogeni, aumento della mortalità e morbilità per effetto di patologie respiratorie e cardiovascolari, diabete, ecc. Mentre nel breve termine si riscontra un aumento della mortalità e l’esacerbazione di temporanee patologie come, per esempio: asma ricorrente, riduzione della funzionalità respiratoria, infiammazioni/irritazioni di naso e gola, ecc.

Le fasce di popolazione più vulnerabili sono i bambini, le donne in gravidanza, i neonati, le persone anziane e malate. A Milano e in tutta la Pianura Padana, secondo uno studio sviluppato da Manucci ed al del 2014, ciascun abitante perde 2-3 anni di vita a causa dell’inquinamento atmosferico.

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