Dramma Emanuela Perinetti, uccisa dall’anoressia a 34 anni. Al funerale il dolore del padre Giorgio: “Avevi creato…”

E’ morta stroncata dall’anoressia all’età di 34 anni Emanuela Perinetti, figlia dello storico direttore sportivo Giorgio Perinetti. Ai funerali il cordoglio dei grandi del calcio e le parole di dolore del padre: “Non sapremo mai le ombre che il tuo disagio ha creato”

Giorgio Perinetti, celebre direttore sportivo è distrutto dal dolore dopo la morte della figlia 34enne Emanuela, deceduta lo scorso 29 novembre dopo una lunga battaglia contro lanoressia. Ieri, primo dicembre, nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali nella Basilica di Sant’Eustorgio.

emanuela perinetti
Emanuela Perinetti, stroncata dall’anoressia a Milano. I funerali (@instagram) milano.cityrumors.it

Alle esequie non mancava nessuno, tutti in rigoroso silenzio per l’ultimo saluto alla 34enne. Tanti gli amici e i parenti che si stringono attorno alla famiglia, già fortemente provata da un altro importante lutto avvenuto nel 2015 quando è venuta a mancare prematuramente Daniela, la madre di Emanuela e moglie di Perinetti. Al funerale, molti i volti noti del calcio italiano.

Emanuela Perinetti, uccisa dall’anoressia. Ai funerali i volti noti del calcio italiano

Nel silenzio della Basilica, venerdì si scorgono tra la folla di amici e parenti anche diversi volti noti del calcio, giunti per l’addio a Emanuela Perinetti, figlia del noto direttore sportivo Giorgio. Tra i tanti seduti in chiesa c’erano gli allenatori Antonio Conte e Mario Beretta, l’ex bandiera rossonera Paolo Maldini, l’ad dell’Inter Giuseppe Marotta e l’ex dirigente Luciano Moggi.

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Emanuela Perinetti, stroncata dall’anoressia a Milano. I funerali (@instagram) milano.cityrumors.it

Emanuela, deceduta a causa dell’anoressia, dopo aver studiato Innovation Management presso l’università Luiss a Roma, era entrata a far parte del mondo del pallone diventando  una stimata professionista. Dopo la laurea, Emanuela era stata General manager a Prodea Group nella sport business unit, oltre a essere co-founder di Stadeo e di Cucu Sports.

Sul suo profilo Instagram la passione per lo sport è evidente in ogni fotografia postata dove aveva condiviso scatti insieme, per esempio, all’ex calciatore Alessandro Del Piero, all’allenatore ed ex difensore, Ciro Ferrara, presente al funerale, l’atleta Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. Ma la 34enne, apparentemente una donna forte, conviveva con lo spettro di una malattia che lentamente l’ha distrutta. Oggi, dopo il decesso, il padre e la sorella di Emanuela, non si capacitano dell’orrenda fine della 34enne.

Il dolore di papà Giorgio e della sorella Chiara

Nel corso delle esequie, il dirigente sportivo Giorgio, padre di Emanuela, ha parlato del piglio da comandante” della figlia, evidenziando però come spesso le responsabilità del comando possano portare anche a solitudine e incomprensione: “Non sapremo mai le ombre che hanno creato un disagio così grande che non abbiamo potuto contrastare. In ospedale mi hai detto “Papà, mi ha chiamato mamma, devo andare da lei” e, per quanto sia disumano provare questo dolore, saperle abbracciate è il mio conforto”.

Distrutta dall’immensa perdita è anche Chiara Perinetti, sorella di Emanuela, che ieri ai funerali si è rivolta direttamente a lei: Ti chiedo scusa per non aver capito sempre cheil modo giusto di starti vicino era quello degli ultimi tempi, era il prendersi cura e non respingere. Voglio dirti anche grazie perché senza di te non sarei la persona che sono oggi. Mi hai insegnato l’ambizione e la determinazione, e ti dico grazie perché anche oggi mi lasci con qualcosa: questa rete di protezione di persone fantastiche grazie alle quali, puoi star tranquilla, nonostante il freddo di dicembre, di questo in particolare, non mi sentirò sola”.

Emanuela Perinetti è stata considerata una delle 150 manager più influenti del mondo digital italiano. Per tale ragione era entrata a far parte del programma di Mentorship dedicato alle nuove generazioni avviato a gennaio scorso da Palazzo Marino a Milano. Per questo, tra i presenti ieri ai funerali, c’erano anche l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, e l’assessora comunale allo Sviluppo economico Alessia Cappello, entrambi amici della 34enne. In una lettera inviata alle iscritte al programma, Cappello e Martina Capriotti, hanno detto della donna, come riporta il Corriere di Milano: “Emanuela era un’anima bella e pura, sempre capace di regalare un sorriso e un pensiero d’ottimismo. Una donna di rara intelligenza, sempre preparatissima e molto competente. Aveva grande sensibilità ed era il punto di riferimento di tanti gruppi di amici”.

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