Bergamo: ha chiuso l’ospedale in fiera

Con una cerimonia che si è svolta questa mattina, gli spazi della Fiera di Bergamo, dopo mesi di utilizzo come sede di cura straordinaria per il covid, sono stati restituiti dall’Asst Papa Giovanni XXIII al loro utilizzo originario.

Erano presenti Fabio Sannino, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova Spa e Giuseppe Epinati, presidente di Ente Fiera Promoberg che hanno annunciato la prima manifestazione fieristica già per questo fine settimana e due pazienti guariti, di 63 e 59 anni, che proprio qui hanno ricevuto le cure necessarie.

La cerimonia è stata anche l’occasione per la posa di una targa che recita: “Questo luogo per 16 lunghi mesi, dal 6 aprile 2020 all’1 agosto 2021, è stato un presidio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Centinaia di sanitari e tecnici si sono presi cura di migliaia di cittadini, coltivando la speranza nella lotta comune contro il Covid-19. Questa targa è dedicata a tutti i protagonisti che hanno reso possibile l’Ospedale della Fiera di Bergamo e lavorato con orgoglio e competenza per la cura dei pazienti, perché nulla di ciò che qui è accaduto venga dimenticato”.

“Queste stesse mura, che oggi sostengono la nostra targa – ha ricordato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST – , per tanti mesi hanno ospitato operatori sanitari, tecnici e volontari, bergamaschi e provenienti da tante parti del mondo, arrivati a Bergamo per dare il proprio contributo prima nell’allestimento degli spazi, poi nella cura di centinaia di persone colpite dal virus e infine nella campagna vaccinale massiva”.

La Fiera di Bergamo è diventata un presidio medico per il covid il 6 aprile 2020 anche grazie all’aiuto dei sanitari del contingente militare russo, di Emergency e di volontari inviati dalla Protezione Civile.
Superata la fase critica dell’epidemia gli stessi spazi sono stati utilizzati prima come ambulatori per il monitoraggio dei pazienti guariti e poi come sedi per effettuare i tamponi e somministrare il vaccino.

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