Operazione anticrimine tra Bergamo e la Romania

I Carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, su richiesta del pm Claudia Moregola della DDA hanno dato vita a un’operazione che ha prodotto 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere di cui 3 in Italia e 4 in Romania.

I reati contestati vanno dallo sfruttamento della prostituzione, all’usura, per comprendere anche riciclaggio e autoriciclaggio.
L’indagine alla base del provvedimento è la prosecuzione di un’operazione denominata Bergamo che risale al 2019 e aveva smantellato un traffico di ragazze provenienti dalla Romania, da avviare alla prostituzione, che aveva al suo vertice Constantin Adrian Murariu. L’attenzione degli inquirenti si è quindi concentrata sulla ricostruzione dei patrimoni illeciti accumulati e sulle azioni criminali utilizzate allo scopo.

Grazie alla cooperazione con le autorità rumene, è stata così scoperta un’organizzazione parallela che faceva sempre capo a Murariu e coinvolgeva altri suoi familiari più stretti che agivano direttamente in Romania. Tra i reati accertati figurano: l’usura con prestiti fatti alle ragazze sfruttate con tassi che arrivavano al 30% mensile ottenendo come garanzia proprietà immobiliari e autoveicoli dalle vittime; l’intestazione fittizia di beni acquistati con capitali illeciti per sottrarli a eventuali confische da parte dell’autorità giudiziaria; operazioni bancarie di riciclaggio e antiriciclaggio.

L’indagine ha quindi permesso di identificare 20 vittime, tutte di nazionalità rumena, la maggior parte delle quali residenti in provincia di Bergamo. Le altre vivono stabilmente in Romania.
Oltre ai provvedimenti cautelari il gip di Brescia ha disposto anche il sequestro preventivo ai fini della confisca di numerosi beni immobili, tra cui appartamenti, garage e terreni agricoli e conti correnti bancari per un valore complessivo di 80mila euro.

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