Omicidio di Jessica Faoro: il Comune parte civile

L’impegno del Comune di Milano nella lotta contro la violenza sulle donne è la motivazione principale che ha portato la municipalità a chiedere di essere parte civile nel processo contro Alessandro Garlaschi, il tranviere ritenuto l’autore dell’omicidio della giovane Jessica Faoro. La ragazza fu massacrata con 85 coltellate nel febbraio scorso all’interno dell’appartamento del Garlaschi in via Brioschi. Un episodio tra i peggiori capitati negli ultimi anni a Milano nel lungo elenco di violenze a sfondo sessuale o di genere, caratterizzato da particolare brutalità e reso ancora più odioso dalle condizioni di indigenza e di solitudine della ragazza.

La richiesta di costituzione di parte civile, che Palazzo Marino ha deliberato nei giorni scorsi, è sostenuta anche dai diversi tentativi che il Comune aveva fatto per inserire Jessica in una famiglia e diverrà formale nell’udienza preliminare del prossimo 7 novembre davanti al Gup. Anche la madre della vittima, come il padre e il fratello, potrebbero chiedere di costituirsi parte civile nel processo che si avvierà e che cercherà di rendere almeno giustizia alla sfortunata vita di Jessica, segnata dall’allontanamento propria dalla famiglia da parte dei Servizi Sociali, da difficili esperienze all’interno di varie comunità, da una gravidanza in giovanissima età con il successivo affidamento della neonata ad altra famiglia e dall’arresto del fidanzato che aveva costituito per Jessica l’ultima speranza di cercare una vita dignitosa.

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