Milano, riaffiora cadavere nudo dal fiume: in acqua da almeno 4 giorni. Chi è

E’ giallo sul cadavere in evidente stato di decomposizione riaffiorato dal fiume Lambro a Milano. Il corpo completamente nudo è rimasto in acqua per almeno 4 giorni, forse una settimana. Chi è?

Secondo una prima valutazione effettuata sul cadavere dal medico legale il corpo è rimasto nelle acque del fiume Lambro nel milanese per almeno 3/4 giorni, forse addirittura una settimana, ancora difficile da stabilirlo con precisione. Ma la permanenza del cadavere in acqua ha complicato e, al momento, complica il suo riconoscimento.

milano cadavere
Milano cadavere riaffiora dal fiume completamente nudo. Chi è (ansa) milano.cityrumors.it

A chi appartiene quella salma? Quello che è certo è che si tratta di un uomo. Per il resto, l’evidente stato di decomposizione del corpo limita ogni altra conoscenza. Il giallo, dunque, si infittisce sempre di più. Il cadavere dell’uomo completamente privo di vestiti è stato rinvenuto ieri mattina, domenica 26 novembre. Giaceva sulle sponde del fiume Lambro, all’altezza del ponte di via Rombon, a Lambrate, provincia di Milano.

Mistero sul cadavere riaffiorato dal fiume Lambro a Milano. Chi è?

Rimane ancora un mistero il corpo senza vita emerso dalle acque del fiume Lambro nel milanese ieri mattina. Del cadavere si sa solo che è un maschio ed è stato ritrovato completamente nudo. Per il resto, l’evidente stato di decomposizione in cui versa il corpo, rimasto in acqua per almeno quattro giorni, ne limita al momento ogni altro dettaglio sull’identificazione.

milano cadavere
Milano cadavere riaffiora dal fiume completamente nudo. Chi è (ansa) milano.cityrumors.it

Ignote ancora le generalità: nome, cognome, età e l’origine, ovvero se fosse un italiano o uno straniero. Gli uomini della Scientifica sono riusciti a rilevare solo un’impronta parziale dalla quale, però, l’estremo deterioramento del cadavere non avrebbe portato ad alcun riscontro nei data base della scientifica.

Dunque, bisognerà attendere l’esame autoptico, già in programma per i prossimi giorni, per cercare di arrivare a una più specifica ed esaustiva identificazione dell’uomo. A  trovare il corpo, ieri mattina, e a lanciare l’allarme è stato un passante che, durante una passeggiata, ha notato il cadavere galleggiare nel fiume, e più precisamente sotto il ponte di via Rombon adiacente la tangenziale est di Milano.

Le operazioni di recupero

La telefonata ai Vigili del fuoco è giunta nella mattinata di ieri, domenica 26 novembre. Alle 11.00 una squadra di sommozzatori, insieme alla Squadra Mobile della polizia, i carabinieri, un’ambulanza del 118, il medico legale e la Scientifica sono giunti sul posto indicato dal passante.

Il terreno fangoso delle sponde del fiume ha reso complicate le operazioni di recupero della salma per diverse ore. Ma con una scala posta tra i rovi e le piante, i sommozzatori del nucleo speleo-alpino-fluviale (Saf) dei vigili del fuoco, hanno raggiunto il letto del fiume e poi, a bordo di un gommone hanno ripescato il cadavere sul lato sinistro della sponda del fiume Lambro. Prelevato il corpo, è stato adagiato in un sacco blu.

Non si hanno maggiori informazioni al momento se non il sesso della salma che, ripetiamo, è di un uomo. Sul cadavere, secondo una prima valutazione del medico legale, non sembrano essere presenti segni di violenza. Questo dettaglio non è da sottovalutare poiché farebbe pensare a un gesto volontario dell’uomo. Anche se al momento questa è solo un’ipotesi tra le tante.

Ma quello che destabilizza gli investigatori è che il corpo era completamente privo di vestiti. Anche se il cadavere è rimasto in acqua per diversi giorni, risulta quasi impossibile che la corrente dell’acqua abbia deteriorato gli abiti dell’uomo al punto tale da lasciarlo nudo. Gli esiti dell’autopsia stabiliranno, oltre all’identificazione dell’uomo, anche la causa di morte. Per questo verrà svolta anche l’analisi delle diatomee, ovvero si analizzeranno le particolari alghe che si sviluppano all’interno di un corpo che ingerisce acqua. Questo test è utile per capire se l’uomo sia morto annegato o se sia deceduto prima del contatto con l’acqua.

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