“Vai al parchetto con i tuoi figli”, le frasi sessiste urlate del consigliere De Chirico a una collega. Poi le scuse

“Stai zitta” “Vai al parchetto con i tuoi figli”. Alcune delle frasi urlate durante la seduta di commissione online di Palazzo Marino dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico alla collega Pd Alice Arienta

Dopo la sfuriata arrivano le scuse ma prima i fatti. La diatriba andata in scena, o meglio dire, online durante una seduta della commissione comunale di Palazzo Marino ha fatto il giro del web in pochi minuti. Al centro del dibattito (poco) civile e tanto sessista le frase urlate del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Alessandro De Chirico verso la collega del Pd Alice Arienta.

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le scuse di Alessandro De Chirico dopo la sfuriata e le frasi sessiste contro la collega (@facebook) milano.cityrumors.it

Si dibatteva su un argomento da qualche minuto quando la Pd Simonetta D’amico ha protestato per la “caciara”. In risposta alla donna, il collega di FI De Chirico con un tuonante “stai zitta”. Poi il botta e risposta con Mauro Orso che aveva invitato i consiglieri scrivere in chat su Zoom. De Chirico risponde: “ti ho detto che sto guidando, non posso scrivere, mi devo impastare?”. Poi la lite.

Le frasi sessiste di De Chirico

La dibattito tra i colleghi consiglieri prende una brutta piega quando De Chirico litiga anche con Alice Arienta del Pd, che gli aveva detto “ti fermi e segui le commissioni, sei un consigliere comunale…”. La risposta infuriata del consigliere: “Ma vai al parchetto coi tuoi figli. Ma che cazzo dici, tu vai al parchetto coi tuoi figli, ma vergognati, non fare la moralista”.

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Vai al parchetto con i tuoi figli. Le frasi sessiste del consigliere De Chirico e le scuse (@comunemilano) milano.cityrumors.it

Durante la seduta di commissione online gli animi non si sono scaldati solo tra De Chirico e Arienta, ma anche tra altri due consiglieri di maggioranza: lo stesso Mauro Orso( lista Sala) e Alessandro Giungi del Pd. Come poi farà De Chirico l’indomani, anche tra i due uomini è finita con le scuse del secondo verso il primo.

Dal video c’è chi ha interpretato come maschilista l’intervento di De Chirico. Anche la stessa Alice Arienta, al termine della commissione, ha detto che “essere madre non dev’essere un ostacolo all’attività politica, anche se ci si prende cura ai giardinetti dei futuri cittadini”. Sull’altro versante, l’interpretazione data da Alessandro De Chirico che sottolinea di essersi riferito a episodi in cui la stessa Arienta che gli ha suggerito di fermarsi con l’auto per seguire la commissione si è collegata dal parco giochi mentre era coi figli.

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La lettera di scuse

Arriva, l’indomani della sfuriata, la lettera di Alessandro De Chirico indirizzata alla presidente del consiglio comunale, Elena Buscemi, con le scuse, nero su bianco ai colleghi D’Amico, Arienta e Orso. Come riporta anche il Giorno, nella missiva viene riportato: “mi dispiaccio ancora per aver urlato e usato termini non consoni al ruolo che ricopro. Per questo spero che tu, le colleghe e il collega vogliate accettare le mie scuse”.

Il capogruppo di Forza Italia ha riportato l’episodio accaduto ammettendo che gli era uscito “un brutto ‘stai zitta’ quando Simonetta D’Amico mi ha interrotto in malo modo, e di avere “perso le staffe” dopo la richiesta di Alice Arienta di fermarsi con l’auto. “Non accetto lezioni da chi si collega dalla spiaggia o dal parchetto”, ha ribadito, spiegando poi: “Nella foga non mi sono espresso bene, ho detto ‘ma vai al parchetto’ intendendo ovviamente ‘ma se tu ti colleghi dal parchetto, vergognati, non mi fare la morale'”.

In conclusione, De Chirico scrive: Mi scuso per gli epiteti coloriti”. Poi, ricordando gli anni di sedute online passate, dice: “Gli assessori collegati dalla macchina di servizio, chi in bicicletta, chi alle prese con spadellamenti vari, colleghi appena usciti dalla doccia. Non sono un essere “misogino o maschilista come mi è stato detto sui social”.

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