Morte Belardinelli: Fabio Manduca condannato

Fabio Manduca, l’ultras napoletano imputato nel processo per la morte di un altro ultras, questa volta del  Varese, Daniele Belardinelli, è stato condannato a 4 anni di reclusione con l’accusa di omicidio stradale.

Questa la decisione del giudice dell’udienza preliminare di Milano Carlo Ottone De Marchi  dopo che l’accusa, attraverso i magistrati Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, aveva chiesto una condanna a 16 anni con l’accusa di omicidio volontario con il cosiddetto “dolo eventuale” ovvero il fatto di aver compiuto un’azione di per sé criminale in modo consapevole, nonostante le conseguenze.
Questa richiesta era stata avanzata nel corso di un’udienza che si era tenuta ai primi di novembre.

I fatti risalgono al 26 dicembre 2018 quando, in occasione della partita Inter – Napoli, ci furono degli scontri fuori dallo stadio che coinvolsero diverse frange ultrà delle squadre in campo.

Quella sera, Manduca, alla guida di un suv di colore bianco, che faceva parte della “carovana” degli ultras napoletani, si sarebbe trovato nel pieno degli scontri quando un gruppo di ultrà interisti e di altre tifoserie tra cui quella del Varese a cui Belardinelli apparteneva, invase la strada per un agguato con tanto di mazze, coltelli e bastoni.
Manduca avrebbe superato un’altra auto della fila per puntare dritto in direzione dei rivali. Nel fare questa manovra avrebbe investito, volontariamente secondo i pm, il tifoso avversario, passando sopra il corpo e proseguendo la marcia.
Manduca, per parte sua, ha sempre negato di avere agito in maniera intenzionale.

A lui si era arrivati dopo una lunga indagine, incrociando i filmati delle telecamere di sorveglianza poste nella zona, alcune testimonianze e le intercettazioni telefoniche. L’arresto di Manduca era arrivato a ottobre del 2019 dopo che nel mese di marzo erano stati condannati 5 tifosi interisti per rissa aggravata e altri reati mentre Luca Da Ros, unico a collaborare con gli inquirenti, aveva patteggiato.

Oltre al carcere, il giudice ha imposto il ritiro della patente e la liquidazione di 80mila euro in via provvisionale alla famiglia della vittima composta dalla madre, dalla moglie e dalla figlia maggiore di Belardinelli.

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