19enne rapinato e sfregiato alla Stazione Garibaldi: 80 punti di sutura. Appello disperato della madre | VIDEO

Il 19enne ucraino Danylo Shydlovskyi è stato sfregiato e rapinato da una banda di 11 uomini nordafricani la scorsa estate. 80 punti di sutura in volto e la vita rovinata. La madre della vittima: “Ora ci aspettiamo giustizia” 

Era in compagnia di un gruppo di amici, sei in tutto: 4 maschi e due femmine, di cui due minorenni quando il 19enne Danylo Shydlovskyi, la sera del 6 agosto scorso, ha rischiato di morire per una rapina. Lui e i suoi amici erano andati a fare una gita al lago e stavano rientrando quando tutto è precipitato.

19enne sfregiato
19enne sfregiato al volto e rapinato da banda di 11 egiziani. Come sta la vittima (milano.cityrumors.it)

Intervistata da il Giorno, la madre del 19enne, Raisa Apostol ha dichiarato: “Questo è il giorno che aspettavamo da più di 7 mesi: finalmente gli arresti di chi ha rovinato la vita a mio figlio. Ora ci aspettiamo giustizia“.

L’aggressione

Danylo Shydlovskyi, ucraino di 19 anni, è stato aggredito la sera di domenica 6 agosto 2023 davanti alla stazione di Porta Garibaldi a Milano mentre stava rincasando con alcuni amici da una gita fuori porta. La vittima aveva raccontato a il Giorno l’aggressione subita: “da una banda di una quarantina di nordafricani”.

19enne sfregiato
19enne sfregiato al volto e rapinato da banda di 11 egiziani. Come sta la vittima (milano.cityrumors.it)

Il branco di rapinatori ha malmenato il giovane al solo scopo di rubargli gli occhiali, il borsello con dentro il portafoglio senza soldi e il cellulare. Nel commettere la rapina, gli aggressori hanno lasciato sfregiato il 19enne procurandogli una ferita lunga dalla fronte al mento per il quale sono stati necessari più di 80 punti di sutura.

Ma non solo, altre due ferite lunghe ognuna 5 centimetri inferte alla schiena con un’arma da taglio più una ferita al braccio sinistro. Per i componenti del branco, 11 egiziani tra i 19 e i 36 anni, ritenuti responsabili della brutale aggressione e la rapina ai danni di Danylo, è scattata l’ordinanza di custodia cautelare.

Come sta la vittima

La convalescenza del giovane Danylo Shydlovskyi è lunga e dolorosa. La madre del 19enne ucraino ha fatto sapere che rispetto al giorno dell’aggressore, 6 agosto scorso, ora il figlio “sta un pochino meglio ma non sta ancora bene”.

La vittima è stata sottoposta già a 5 interventi con il laser e altri diversi trattamenti. La cicatrice sul volto è ben visibile. Ma quello che spaventa maggiormente la madre del 19enne, al di là del danno fisico, sono i danni psicologici, apparentemente invisibili. “Danylo è più cupo, si chiude in se stesso, è molto nervoso. Indossa sempre un cappellino. Dovrà affrontare un lungo percorso anche a livello psicologico, con l’aiuto di professionisti”. Le parole di Raisa Apostol.

Poi la madre di Danylo conclude dicendo che il lavoro sta aiutando il figlio ad andare avanti in questa storia. “Adesso si occupa di montare pannelli solari. Questo gli consente di non pensare sempre a ciò che gli è capitato. Anche se per tutti noi il dolore non passa”.

Gli arresti

Gli 11 uomini, colpevoli a vario titolo del pestaggio e della rapina ai danni del 19enne ucraino sono stati individuati dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano, in collaborazione con gli agenti della polizia ferroviaria, coordinati dal VII dipartimento della procura della Repubblica presso il tribunale di Milano lo scorso 18 marzo e arrestati.

La madre della vittima in merito alla notizia ha detto: “Ringrazio i poliziotti che si sono dati da fare per risalire agli autori. Appena lo dirò a Danylo, che non sa ancora nulla, sicuramente sarà felicissimo. Era molto scoraggiato, temeva che sarebbe stato impossibile individuare i suoi aggressori. E invece 11 persone sono state arrestate. Ci vuole una pena esemplare. Come hanno aggredito mio figlio avrebbero potuto fare del male ad altra gente, magari uccidere qualcuno”.

Infine, la donna racconta: “Questi arresti devono scoraggiare altri dal commettere atti di violenza. Per una rapina, mio figlio ha rischiato di morire: dobbiamo rendercene conto. E quella sera non era neppure solo: altri hanno rischiato, compreso l’altro mio figlio adolescente”.

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La denuncia della madre

All’epoca dei fatti, la madre di Danylo, la signora Raisa Apostol aveva denunciato l’aggressione del figlio pubblicamente attraverso l’ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, al quale aveva inviato le foto delle ferite inflitte dal gruppo al figlio e il referto del pronto soccorso.

In una nota, l’ex vice sindaco meneghino De Corato aveva scritto: “La mamma di un ragazzo milanese, che lavora in una società italiana di Saronno che organizza e gestisce eventi, mi ha appena informato di quanto accaduto al proprio figlio domenica scorsa, intorno alle 19, in Stazione Garibaldi a Milano”.

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