Fedez, minacce di morte al figlio Leone: scatta la denuncia alla polizia postale

Ha denunciato tutto alla polizia postale il rapper Fedez dopo aver ricevuto minacce di morte indirizzate al figlio Leone da un hater. Cosa è accaduto sui social

Sulla sua pagina social Fedez scrive: “Una promessa è una promessa”. Accanto al messaggio postato una foto in cui si scorge una querele appena presentata alla Polizia Postale di Milano. Il mittente della denuncia è un hater che sul social network “X” (ex Twitter) ha pubblicato un post di cattivo gusto sul figlio primogenito del rapper, Leone.

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Fedez, cosa è successo sui social dopo le minacce di morte al figlio Leone (foto Ansa) – Milano.cityrumors.it

Tutto segue dopo la comparsa del piccolo bambino, sul campo di calcio prima della partita Milan-Frosinone di sabato scorso. Leone, come lo stesso papà ha immortalato in diversi video che lo ritraggono, ha accompagnato in campo il calciatore rossonero Theo Hernandez.

Fedez, cosa è successo sui social dopo la partita Milan-Frosinone

Il figlio dei Ferragnez, come mostra papà Federico nei video pubblicati sui social, è parso molto emozionato sul campo di calcio. Leone avrebbe dovuto alzare la maglia del Frosinone e mostrare quella del Milan, come d’accordi con il papà, ma il piccolo milanista è stato preso dall’emozione e non ha portato a termine la simpatica “missione” concordata.

Fedez pappagallo
Fedez, cosa è successo sui social dopo le minacce di morte al figlio Leone (foto Ansa) – Milano.cityrumors.it

Ad accorgersi della presenza in campo sabato scorso al Meazza di Milano è stata anche la Lega di Serie A che ha calcato la partecipazione del figlio di Fedez con un post su “X” dedicato a un “accompagnatore speciale”. Il messaggio della Lega è stato giudicato da molti utenti come inopportuno sottolineando il trattamento diverso e di valore dalla Lega solo a uno dei bambini presenti sul campo.

Ma non è questo il peggio. L’apice sui social è rappresentato dai post che hanno preso di mira il figlio di Chiara Ferragni e Fedez. Messaggi osceni e offensivi rivolti al piccolo di casa che hanno, ovviamente, attivato l’indignazione di mamma Chiara e papà Fedez che ha denunciato il tutto alla polizia postale. Il post denunciato dal rapper milanese mostrava il calciatore del Milan Theo Hernandez e Leone, accanto all’immagine la domanda: “Avete solo un proiettile, a chi sparate?“.

La reazione indignata di Fedez dopo le minacce al figlio Leone

Prima ha voluto denunciare sui social la sua brutta disavventura postando, a sua volta, un video messaggio indignato verso l’hater che ha preso di mira il figlio Leone: “Sono perfettamente cosciente del fatto che su Twitter ci sia questo giro di tifosi che si divertono a fare battute sul mio tumore al pancreas e ad augurarmi la morte. Continuate pure a farlo, perché onestamente non me ne frega un c***o. Però nel momento in cui toccate i miei figli, allora avete un problema, un problema bello grande. Ve ne accorgerete, non vi preoccupate. Poi posterò il nome di questa persona e di tutti quelli che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio”.

L’utente hater che ha postato l’osceno post sul figlio di Fedez, dopo aver capito le intenzioni serie del rapper, ha cancellato tutti i suoi account. Molti utenti hanno sostenuto, con messaggio di affetto ma anche di indignazione, quello accaduto al cantante. Tra i tanti commenti, come riporta anche Milanotoday, un ragazzo scrive: “Totalmente dalla parte di Fedez nella storia della denuncia. Black humor un c***a, sei uno sfigato sul divano di casa che pensa di poter fare il fenomeno dietro un nick e allora paghi e stai zitto”.

Ma per ogni messaggio di sostegno c’è anche chi critica il comportamento di Fedez in riferimento: “Fedez ha fatto benissimo a denunciare quel ragazzo lì, tuttavia questa storia mette alla luce una triste realtà: la plebe non può fare passi falsi, i ricchi possono divertirsi a fare black humor (vedi caso Orlandi) tanto nessuno li tocca. Questo è”. Infine, c’è anche chi, tra gli utenti, critica senza mezzi termini la coppia di genitori vip: “I bimbi non andrebbero esposti, lo sapeva benissimo strumentalizzando il figlio cosa sarebbe successo”.

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