La scomparsa di Mario Stoppani, la sua famiglia ha guidato Peck per 40 anni

In via Spadari a Milano c’è un luogo che, negli anni, è diventato sinonimo di Gastronomia.
Volutamente scritto con la “g” maiuscola perché proprio in quella “bottega” trova spazio il meglio, che sia cibo o che sia vino. Nella giornata di oggi, all’età di 81 anni, è scomparso Mario Stoppani, uno dei tre fratelli originari di Brescia che ha preso per mano quella bottega fino a farla diventare grande.

Un po’ di storia
Se andiamo alle origini, il primo negozio si trova in via Orefici al numero 2.
L’ha aperto nel 1883 un intraprendente salumiere ungherese – Francesco Peck – che si vuole affermare in città scommettendo sul commercio di salumi e carni affumicate. Scommessa vinta giacché la sua bottega diventa, a poco a poco, il punto di riferimento di chi ama mangiare bene. La fama, a questo punto, valica i confini regionali e arriva alla Casa Reale di cui Peck diventa fornitore negli anni ’90 dell’Ottocento.

Peck
fonte foto Peck.it

Solo dieci anni più tardi, e siamo nel 1912, arriva il momento della svolta.
La bottega lascia lo spazio di via Orefici, diventato troppo piccolo e arriva in quello più grande di via Spadari, dove si trova tutt’ora.
Alle carni e ai salumi si affianca una nuova gamma di prodotti che include pasta fresca, paste ripiene e piatti pronti. Nasce la rima idea di gastronomia.

Negli anni del Secondo Conflitto mondiale, la bottega sopravvive ai bombardamenti che Milano subisce tra il 1943 e il 1944 e può quindi continuare a crescere negli anni del Boom economico. Si susseguono diversi cambi di proprietà, l’offerta si amplia con nuovi prodotti fino ad arrivare agli anni ’70 quando i tre fratelli Stoppani rilevano la proprietà e si suddividono i compiti.

Mario Stoppani decide di dedicarsi alla pasticceria, ai vini, e all’attività di catering dei prodotti a marchio.
Per lui che, appena 17enne aveva lasciato Brescia per andare a lavorare a Milano come garzone di salumeria in via Lecco, deve essere stato un sogno diventato realtà.
La gavetta, lo spirito di iniziativa, la voglia di fare e di innovare. Tutte caratteristiche che, dagli anni dal Boom in poi, hanno fatto la fortuna di tante realtà imprenditoriali nostrane, spesso a gestione familiare.

Un lavoro che è anche passione e che ha visto i fratelli Stoppani alla guida di Peck fino al 2013, anno in cui la famiglia ha ceduto la proprietà.

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