Milan, dopo Berlusconi il caos: da Fininvest a Elliott, cosa non torna per i magistrati milanesi

Il Milan sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia: i magistrati milanesi e la Guardia di Finanza indagano sulla società.

Il Milan nell’occhio del ciclone. Un caos che comincia da dopo Berlusconi, precisamente da quando a Milano arriva l’imprenditore cinese Ling Yonghong e subito dopo si passa a Elliott. Cose formali per citare il passato rossonero che vengono applicate nella sostanza, ma non tornano – neanche a dirlo – sul piano burocratico.

Stefano Pioli coach Milan mercato
Stefano Pioli, allenatore del Milan. Foto: Ansa (milano.cityrumors.it)

Per questo nei giorni scorsi la Guardia di Finanza è stata a Casa Milan. Una visita che nella sede non era annunciata, ma c’era da aspettarselo. I magistrati milanesi tengono d’occhio i rossoneri da qualche tempo e sembrano avere delle importanti pezze d’appoggio a dimostrazione del fatto che la società sia ancora in mano a Elliott e non pienamente a RedBird.

Milan, caos in società

Cardinale e Furlani sarebbero solo dei “tramiti” nella gestione, ma la longa manus potrebbe essere dell’impresa precedente. In altre parole: la cessione potrebbe non essere stata dichiarata alla FIGC. Questo comprometterebbe il Milan in maniera sensibile. Ammenda, penalizzazione in classifica e possibile esclusione dalle coppe europee.

La prospettiva non è rosea, ma prima di pensare al campo e alle sue ripercussioni è bene guardare alle carte. Ci sarebbe, infatti, secondo la Magistratura, qualcosa che non torna persino nel prezzo di compravendita che sarebbe stato usato soltanto per gonfiare i conti. Si parla di un miliardo e duecento milioni di euro.

Dubbi sulla cessione

Cifra ritenuta troppo alta dai PM che hanno studiato perfettamente gli ambienti di riferimento. Economia e calcio vanno a braccetto, ma entro determinati parametri. Dopo i quali scattano gli accertamenti. Stavolta le autorità milanesi hanno sentito puzza di bruciato per il Diavolo: indagati Furlani e Gazidis, Cardinale ha fatto sapere che si rimette – come tutto il Milan – alle autorità inquirenti.

Il Milan cerca il super colpo
Il centravanti del Milan Olivier Giroud (LaPresse) – Milano.cityrumors.it

Prelevati, nel frattempo, pc e tablet dei dirigenti. Anche qualche faldone che attesterebbe come la manovra di passaggio di consegne sia stata alterata, nel 2022 doveva subentrare Investcorp, ma RedBird si sarebbe intromessa con un blitz dell’ultimo minuto. Tempi serrati e cifre troppo alte che gonfierebbero il mercato di riferimento.

Le conseguenze di mercato

Un business che avrebbe inficiato anche le compravendite fra i calciatori: Maignan e Leao sarebbero frutto di un vantaggio da parte di Elliott che godrebbe di aderenze economico finanziarie al Lille e da regolamento non è ammessa la gestione e il passaggio di giocatori con uno stesso “capo” di riferimento.

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In altre parole: un Presidente non può gestire due compagini all’interno della medesima competizione calcistica a livello europeo. Tutti aspetti che andranno determinati nelle prossime settimane. Intanto il Milan pensa al campo, sebbene tenere alta l’asticella della concentrazione – con quel che sta succedendo fuori – sia quasi impossibile.

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