La commedia della vanità va in scena al Piccolo Teatro Strehler

La commedia della vanità di Elias Canetti incontra la regia di Claudio Longhi. Appuntamento dal 15 al 26 gennaio 2020 al Teatro Strehler.

In una società che soffre di ipertrofia della personalità, il regista Claudio Longhi decide di rappresentare una delle opere tra le più attuali di Elias Canetti, nella quale lo scrittore premio Nobel immagina un mondo in cui gli uomini sono costretti a privarsi della propria identità. La dittatura che domina il mondo immaginato da Canetti, infatti, ha messo al bando la vanità umana. 

Scritta a cavallo tra il 1933 e il 1934 e rappresentata per la prima volta nel 1965, La commedia della vanità di Elias Canetti descrive un mondo in cui chiunque o qualunque cosa contribuisca ad alimentare la vanità viene distrutto ed eliminato. È così che, ad esempio, gli specchi e i loro produttori vengono messi al bando. Intaccata la vanità, e con essa anche l’identità umana, rimane solo il linguaggio al suo grado zero. 

Le parole Elias Canetti le raccoglie così come le sente, limitandosi a trascriverle senza nessuna modifica: ne deriva una babilonia del linguaggio dove il dialetto si mescola con il registro aulico, mentre una dittatura in ascesa viene salutata come salvifica. 

Claudio Longhi dirige un cast di 30 attori per dare vita alla sua visione di questa opera e investire il pubblico italiano con questa ondata di voci e di parole, dalle quali trasuda un grande senso di urgenza e di profondità. 

Lo spettacolo è una produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro della Toscana, LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito del progetto “Elias Canetti. Il secolo preso alla gola”.

Per orari e prezzi dei biglietti: https://www.piccoloteatro.org/it/ 

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