Mostra “Autoarchitettura” di Gianfranco Pardi alla Fondazione Marconi

La Fondazione Marconi presenta al pubblico una mostra dedicata ad alcune opere degli anni Settanta dell’artista milanese Gianfranco Pardi, a due anni dalla sua scomparsa.

L’intera opera di Pardi si basa sullo studio dello spazio e sul rapporto tra astrazione e costruzione. La costante, che attraversa tutto il suo percorso artistico, è l’integrazione di pittura, disegno e scultura. La riflessione dell’artista sull’architettura inizia già a partire dalla fine degli anni Sessanta, con le prime raffigurazioni di interni ed esterni architettonici e successivamente con lavori chiamati, appunto, “architetture”.
Con architettura l’artista vuole intendere una modalità, un processo creativo, un mezzo attraverso il quale potersi concentrare sulle possibilità costruttive della forma, su esperienze plastiche, che evidentemente rimandano alle utopie dell’avanguardia, al Suprematismo e al Costruttivismo russi e al Neoplasticismo olandese. La rilettura di Malevič, Tatlin, El Lisitzky e di altri protagonisti di quei movimenti, permette a Pardi di cogliere gli elementi ancora vitali di quelle esperienze artistiche.

La mostra sarà accompagnata da un video, per documentare la presenza di opere pubbliche di Gianfranco Pardi in città, e un volume, pubblicato congiuntamente da Fondazione Marconi e Cortesi Gallery. Edita da Skira e curata da Bruno Corà, la monografia è costituita dalle immagini a colori di tutte le opere esposte.

Autoarchitettura è visitabile da venerdì 23 marzo fino a sabato 12 maggio 2018.

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