I funerali di Giuseppe Modenese

I funerali di Beppe Modenese, l’imprenditore che trasformò Milano nella capitale della moda, si sono svolti oggi, 25 novembre nella chiesa di Santa Maria della Passione.

Alla cerimonia hanno partecipato circa 120 persone, opportunamente distanziate come da regolamento anti covid. In prima fila hanno preso posto i nipoti Alessandro e Rinaldo che gli sono stati accanto fino alla fine, poi Carlo Capasa attuale presidente della Camera della Moda insieme a Mario Boselli, anche lui presidente onorario così come lo era stato Modenese. C’erano quindi diversi nomi del settore, dalla famiglia Etro a Domenico Dolce che insieme a Stefano Gabbana, deve proprio a Modenese l’avvio di carriera prima in Italia e poi all’estero.
La salma sarà tumulata ad Alba, suo paese di origine mentre il mondo della moda, a pandemia finita, già pensa a un tributo speciale per l’uomo che veniva identificato come il “primo ministro italiano del fashion”.

Negli anni Settanta Modenese si era trasferito a Milano da Firenze e proprio qui aveva intuito la necessità di creare un evento che desse visibilità ai nuovi nomi che si stavano affacciando sulla scena della moda così come di concentrare le manifestazioni del settore in un’unica città dove far convergere giornalisti e addetti ai lavori.
Nel 1978, all’hotel Diana, fu presentata la prima settimana della moda che vide sfilare, tra gli altri Giorgio Armani e Gianfranco Ferré.
A questa idea ne seguirono altre che portarono alla nascita di rassegne più specifiche, come Modit per il prêt-à-porter, Idea Como per i tessuti del distretto lariano e il suo gemello Idea Biella e Mipel, la rassegna dedicata al mondo della pelletteria.

Milano e la Lombardia avevano assegnato a Modenese e al suo instancabile lavoro i massimi riconoscimenti con l’Ambrogino d’oro nel 1994 e il premio Rosa Camuna nel 1999.

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