Fridays for Future contro Amazon: “A pagare è il pianeta”

E’ stato organizzato nel giorno del Black Friday il quarto sciopero globale per il clima da parte di Fridays for Future. “Ventimila studenti, studentesse e non solo in piazza per il 4° Sciopero globale per il clima. A pochi giorni dalla Cop25 di Madrid i giovani di tutto il mondo tornano a far sentire la propria voce per salvare il futuro del nostro pianeta”, scrive su Facebook l’ala italiana dell’organizzazione, molto critica con Amazon e con il Black Friday, riportando le immagini della manifestazione a Milano.

“Il vero prezzo del Black Friday lo paga il pianeta! – si legge ancora – Nel giorno del Black Friday gli acquisti aumentano in maniera esponenziale così come il movimento delle merci e dei mezzi pesanti che le trasportano. Amazon è il più grande colosso dell’e-commerce mondiale e, in questa giornata, fattura un miliardo ogni ora, istigando al consumo sfrenato. Ma quanto ci costa davvero tutto questo? I prezzi concorrenziali nascondono sfruttamento dei lavoratori, del territorio e delle risorse del pianeta: Amazon, infatti, sfrutta e sottopaga i suoi lavoratori, costretti, in alcuni periodi, a lavorare a ritmi insostenibili e, in altri, a subire ferie forzate e licenziamenti; ogni anno brucia una quantità altissima di CO2 e produce 300.000 tonnellate di plastica; inoltre, attraverso cavilli legali, evita il pagamento delle tasse che dovrebbe versare. Questa non è giustizia climatica: chi si arricchisce inquinando deve pagare la riconversione ecologica. Noi non ci stiamo, abbiamo restituito il pacco al mittente!”

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