Monopattini elettrici: Helbiz parte con 20 unità free floating

Una novità ? Si, anche per la legge che non contempla questo tipo di mezzo tanto è che a Trento circa un anno fa (a maggio dello scorso anno) un cittadino ha pagato circa 1200 euro di multa per avere utilizzato un hooverboard per spingere un passeggino. (https://www.dday.it/redazione/23210/una-multa-di-1200-euro-infrange-i-sogni-dei-possessori-di-hoverboard-e-monopattini-elettrici)

La circolare ministeriale del Dipartimento Trasporti Terrestri di Roma n. 300/A/1/46049/104/5 stabilisce infatti che ai sensi del disposto del D.M. 31 gennaio 2003 di recepimento della Direttiva 2002/24/CE i veicoli a motore a due o tre ruote aventi una velocità massima superiore a 6 km/h e che non siano velocipedi a pedalata assistita, né costruiti per uso di bambini o invalidi, sono da ricomprendersi a seconda delle prestazioni e delle caratteristiche costruttive tra i ciclomotori o tra i motoveicoli.

Detto questo, in molte città si è diffuso l’uso di monopattici elettrici, San Francisco, Barcellona, Parigi, Los Angeles … Proprio a Milano, città che ha anche fatto dello sharing dei trasporti una delle sue caratteristiche, approda un mezzo in grado di spingere sino a 25 Km/h una persona con una formula che non è solo quella dello sharing, ma del charging sharing: ci saranno persone che si occuperanno di ricaricare i monopattini ricevendo in cambio tra i 3 e 4 euro al giorno per riportarli anche alle loro zone di riferimento.

Il modello infatti è quello del free floating, che prevede cioè la possibilità di lasciare il mezzo ovunque e non per forza all’interno di rastrelliere. Il tutto grazie a una app per smartphone con cui accedere al servizio, sbloccare il mezzo e pagare il servizio.

Proprio al Forum Ambrosetti di Cernobbio, a settembre, il trentenne fondatore della compagnia Helbiz ed HelbizCoin, una criptovaluta (quest’ultima con sede a Singapore), Salvatore Palella, ha auspicato che per il futuro la normativa stradale italiana cambi e nel frattempo si possa avere una deroga dal parte del governo per poter attualizzare la legge.

“Il Comune di Milano si è dimostrato interessato”, spiega Palella. “E pensi a quante cose si potranno fare: noi siamo in possesso del traffico sull’ultimo miglio. Ciò vuol dire che mettendo insieme questi dati saremo in grado di dare indicazioni precise e utilissime su dove è più necessario ad esempio realizzare piste ciclabili in città”.

I mezzi in uso per ora sono 20, in zona Castello, dunque si parla di “test”, il costo è fissato per adesso ad 1 euro ogni uso e poi 15 centesimi ogni ora successiva. La app ha già riscosso molto successo sugli store e l’azienda americana con a capo l’italiano Palella punta entro novembre ad arrivare ad una flotta di 500 unità. Legge permettendo.

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