Le fotografie per raccontare il lockdown

Una società di contenuti visivi ha deciso di aprire una sede in via Fiamma, zona est della città, e di utilizzare le pareti dell’edificio per dare spazio a una raccolta di fotografie dal titolo “Inner Outlook”.

Il progetto è nato durante il lockdown del 2020 per documentare, attraverso gli occhi e l’obiettivo di fotografi di tutto il mondo la vita confinata nelle case di ciascuno.
“Abbiamo tutti sperimentato le restrizioni imposte dalla pandemia – ha commentato il Ceo dell’azienda – e ci siamo resi conto di quanto importanti siano un altrove (rispetto alla propria casa) e i rapporti con l’altro (da sé)”.

“Per chi vive solo – ha aggiunto – l’alterità rappresenta la relazione e quello che la definisce: il confronto e il punto di vista. Per chi vive in famiglia, il luogo di lavoro rappresenta l’altrove, dove scommettere su di sé e immaginarsi in un ruolo diverso. In questo senso l’ufficio può favorire una riconquista della propria indipendenza dai ruoli prestabiliti”.

A partire dalle fotografie si ricostruiscono momenti di difficoltà, di reazione, di creatività che possono servire da spunto per un nuovo inizio: “Ed è proprio la reclusione forzata che ha fatto emergere tutta la forza vitale delle relazioni. D’altra parte, la casa segna un confine e sono i confini – immaginari o reali – a renderci consapevoli di non essere soli e di avere bisogno di stabilire una comunicazione”.

Le fotografie del progetto Inner Outlook saranno visibili dal 20 al 30 maggio.

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