Milano, attese infinite per una carta d’identità: Sala “striglia” il Governo

Milano, Sala alle prese con la burocrazia. Il Sindaco affronta la questione carte d’identità: rebus per i tempi di attesa.

Sala a colloquio con i residenti, il Sindaco settimanalmente si collega in diretta su Instagram per parlare con i cittadini e fare il punto della situazione su diversi aspetti: a tenere banco, anche questa settimana, è la burocrazia. La città meneghina offre tanti spunti, il primo è quello legato alla densità demografica.

Sala commenta il caso del vetro nei panini delle mense
Sala, rebus documenti (Milano.cityrumors.it / ansafoto)

Milano è arrivata a un milione e 400mila residenti che chiedono certezze: le perplessità, nello specifico, sono dovute alle attese per la carta d’identità. Il processo di digitalizzazione ormai è avviato, ma cambiare il documento si conferma ancora un’impresa. Il raccordo sul territorio procede a rilento: i tempi di attesa per effettuare il cambio di documentazione si confermano oltre ogni aspettativa. 57 giorni.

Carte d’identità, Sala dice basta alle attese: “Serve un tavolo di Governo”

Un numero decisamente troppo alto, se consideriamo che la carta d’identità elettronica funziona anche come chiave d’accesso per i portali telematici. La CIE sostituirà presto lo SPID, per questo devono averla tutti. Una certezza che si scontra con la burocrazia. Sala ribadisce che, in tal senso, c’è un tavolo aperto con il Governo: “Le carte d’identità – spiega il Sindaco – non le stampiamo noi, passano dal poligrafico dello Stato, noi possiamo soltanto aumentare la forza lavoro nei municipi”.

milano manifestazione
Il piano del Sindaco Sala (ansa) milano.cityrumors.it

Insomma una fase di stallo che Sala non sembra essere più disposto a sopportare. In attesa del tavolo di confronto con il Governo, il Primo Cittadino avvisa i residenti che l’avviso del cambio di documentazione arriva 6 mesi prima della scadenza effettiva. “Non vi riducete all’ultimo – l’appello accorato del Sindaco – vista la situazione in cui siamo”.

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Burocrazia sì, ma le attese dipendono anche da una gestione collettiva che deve tornare ad esserci. In primis da parte dei cittadini, il resto si discuterà in un incontro con le istanze di Governo che sarà più rovente del previsto.

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