Ghali nel mirino della Comunità Ebraica di Milano: l’ultimatum ai vertici Rai

Ghali a Sanremo con “Casa Mia” fa discutere. La canzone rievoca in qualche maniera i fatti di Gaza: la Comunità Ebraica di Milano interviene.

Sanremo è Sanremo, ma non basta. In gioco c’è dell’altro, probabilmente tutto il resto. La musica è protagonista, ma mai come quest’anno le scelte sono anche politiche. Reiterati e continui sono i richiami alla pace più o meno velati. Ai diritti di tutti, come ha sottolineato Mengoni nella prima serata della kermesse.

Ghali Sanremo
Ghali nel mirino per la sua canzone sanremese (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Le parole del cantautore e co-conduttore, però, non sono l’unica cosa che è balzata all’occhio. La canzone più discussa, senza dubbio, è stata “Casa mia” di Ghali. Il brano fa riferimento anche a quanto sta succedendo a Gaza. Ci sono alcune parole all’interno della canzone che rimandano al bombardamento di un ospedale da parte delle milizie israeliane.

Ghali attaccato dalla Comunità Ebraica di Milano

Testo che non è piaciuto alla Comunità Ebraica di Milano che, attraverso il proprio Presidente Walker Meghnagi, ha espresso tutto il proprio disappunto. Questo apre un ulteriore piano dialettico con cui fare i conti: “È inammissibile – fa sapere la Comunità – che un Paese come l’Italia contrario alle leggi razziali accetti una propaganda simile in maniera così superficiale. Dove sono i vertici Rai?”.

Sanremo Ghali
Il rapper al fianco di Amadeus al Teatro Ariston (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Poi prosegue: “Inutile nasconderlo, l’esibizione ci ha ferito. Quello che sta succedendo a Gaza è figlio degli attentati terribili del 7 ottobre”, conclude Meghnagi. Allora il cantautore, sentendosi chiamato in causa, risponde: “Non ho le capacità, né tantomeno l’ardire di risolvere una questione internazionale. Se il mio brano, tuttavia, smuove le acque su qualcosa di terribilmente  efferato, ben venga. Il silenzio non diventi mai assenso”, ha detto su Instagram.

L’esibizione di Sanremo nel mirino

La polemica sembra chiusa, ma la questione – al contrario – è ancora aperta: anche Dargen D’Amico ha fatto una cosa simile – portare un messaggio di pace, accompagnato da un “cessate il fuoco” – durante l’esibizione di Onda Alta. Qui non è questione di onde, ma di percezioni. Quella ai vertici Rai è arrivata diretta e senza fronzoli.

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L’esibizione del rapper prevede sul palco anche la presenza di un extraterrestre sul palco che rappresenta la coscienza dell’artista alle prese con riflessioni sul mondo che cambia e anche sull’evoluzione della guerra e il pregiudizio dell’uomo. L’umanità cambia, ma non deve cambiare la percezione dell’animo umano nei confronti delle avversità. Questo il punto di vista di Ghali che, dopo Cara Italia e Habibi, rincara la dose aggiudicandosi per il momento il “titolo” di artista più discusso della kermesse.

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