Cosa si mangia a Milano per la festa di Sant’Ambrogio: il menù perfetto per il giorno più amato

Il 7 dicembre Milano festeggia Sant’Ambrogio e le tavole si vestono a festa, grazie anche al menù con le ricette della tradizione

Il pranzo più importate dei milanesi (dopo quello di Natale) è quello di Sant’Ambrogio, il patrono di Milano e per l’occasione a tavola si propone un menù con i piatti tipici della tradizione meneghina.

Sant'Ambrogio e la cucina della tradizione
Sant’Ambrogio: ecco tutti i piatti tipici milanesi per l’occasione (milanocityrumors.it)

In occasione della ricorrenza religiosa i ricettari milanesi non sfoderano piatti particolari, ma la festa diventa piuttosto un’occasione per rispolverare i grandi cavalli di battaglia della tradizione culinaria lombarda, anche in omaggio al santo patrono, noto in passato per essere stato un palato raffinato. Scopriamo tutte le ricette che offre la cucina meneghina (e che non possono mancare in tavola il 7 dicembre).

Sant’Ambrogio: ecco il menù milanese per l’occasione

Come tutti i pranzi delle feste, anche il menù di Sant’Ambrogio inizia con gli antipasti. Rispettando la tradizione lombarda, si possono preparare i gnervitt o i mondeghili.

Il menù perfetto per Sant'Ambrogio
Sant’Ambrogio, la tradizione milanese a tavola (milanocityrumors.it)

I gnervitt (nervetti) sono i tendini del ginocchio o dello stinco di vitello, lessati per due ore, spolpati e conditi con sottaceti e cipolla. In questa cucina dalle origini povere, uno dei principali antipasti è un piatto di recupero, ovvero i mondeghili. Si tratta di polpettine realizzate con i resti del bollito o dell’arrosto. Li si trita e li si impasta con formaggio, pane raffermo ammollato nel latte, mortadella e salsiccia. Vengono modellati con una forma allungata e poi fritti nel burro.

Il primo piatto simbolo della cucina milanese è il classico risotto allo zafferano, che in occasione di Sant’Ambrogio può essere servito nella sua versione più ricca e sostanziosa, ovvero con gli ossibuchi da servire come secondo. Si tratta del taglio del muscolo superiore dello stinco del vitello, noto anche con il nome di geretto. La carne viene cotta nel burro e nel brodo, e poi guarnita con la gremolada.

In alternativa al risotto, sulle tavole molti propongono la cassœula. Da consumare tradizionalmente in compagnia, questo piatto dai sapori forti è a base di verza e alcune parti del maiale: la cotenna, il musetto, i piedini, la testa e le costine.

Per finire in bellezza e soprattutto in dolcezza, Sant’Ambrogio è l’occasione ideale per assaggiare il primo panettone dell’anno, ma non solo. Tra i dessert della tradizione ambrosiana c’è anche la torta di pane. Nota anche con il nome di torta paesana, questo dolce nasce nella Brianza ed è figlia della tradizione contadina. Viene fatta con pane raffermo bagnato nel latte, cacao, uvette, pinoli e amaretti.

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